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«Rallentamenti nella costruzione
di Ponte Garibaldi, Babini riporta
con i piedi per terra Acquaroli»

SENIGALLIA - Il capogruppo regionale del Partito Democratico, Maurizio Mangialardi, sottolinea come «Anas andava sollecitata prima, quando era ancora possibile recuperare i ritardi che si stavano accumulando»

Maurizio Mangialardi

 

«Sapevamo che la ricostruzione di ponte Garibaldi non sarebbe stato un intervento facile. Oggi l’ingegner Babini riporta con i piedi per terra Acquaroli, presidente della Regione e commissario straordinario per l’alluvione, che lo scorso 1 luglio aveva assicurato con troppa superficialità che il nuovo ponte sarebbe stato consegnato in dieci mesi». A parlare è il capogruppo regionale del Partito Democratico Maurizio Mangialardi dopo che Mit ha fatto sapere che venerdì 2 febbraio sarà presentato in Regione il progetto per il rifacimento e la messa in sicurezza del ponte sul Misa.

«Consapevole delle difficoltà, io stesso mi sono più volte confrontato con i tecnici sulle problematiche legate alla ricostruzione e sollecitato la giunta regionale con vari atti ispettivi in consiglio a evitare di trasformare tutto in propaganda, cercando insieme soluzioni che riducessero al minimo i disagi per i cittadini e le attività economiche del centro storico. – ricorda Mangialardi – Purtroppo non ho trovato molto ascolto. Certo è che forse Anas andava sollecitata prima, quando era ancora possibile recuperare i ritardi che si stavano accumulando. E a farlo avrebbe dovuto essere Acquaroli, non Babini, visto che Anas è stata scelta dalla giunta regionale con il dichiarato scopo di eseguire più in fretta i lavori».

 

Partono i lavori di demolizione del ponte Garibaldi

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