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Centinaia di messaggi all’ex
e un’auto a fuoco:
applicata anche la sorveglianza speciale

ANCONA - Il tribunale ha accolto la proposta del questore per un rischio di recidiva dell'uomo, condannato per maltrattamenti e atti persecutori

Aveva inviato centinaia di messaggi minacciosi all’ex fidanzata e, a quello che pensava fosse il nuovo compagno della donna, aveva addirittura dato fuoco all’auto.
Per questo motivo, la misura della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza è stata applicata a un uomo condannato per maltrattamenti e atti persecutori nei confronti dell’ex.
La misura è stata decisa dal tribunale di Ancona su proposta del questore Cesare Capocasa.
Della durata di 3 anni, prevede anche l’obbligo di soggiorno con il divieto di avvicinarsi alle vittime e ai luoghi da loro frequentati a meno di 500 metri.
La Sezione Misure di Prevenzione del tribunale ha infatti ritenuto sussistenti gli elementi di pericolosità sociale dettagliati nella proposta di applicazione del questore, ritenendo dunque ragionevole pensare che possano ripetersi, fondato su elementi di fatto rappresentati dalle pregresse condanne penali, nonché dai carichi pendenti, da cui emerge l’elevata probabilità che l’uomo possa commettere in futuro ulteriori gesti della stessa specie caratterizzati dal fatto del poter mettere in pericolo la sicurezza e la tranquillità pubblica, tali da produrre un grave allarme sociale.

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