Senza casco protettivo, imbracatura di sicurezza e precauzioni specifiche mentre applicavano la guaina protettiva con la fiamma ossidrica sul tetto di un edificio nel centro storico, gli operai sono stati inevitabilmente notati da alcuni passanti che hanno contattato il 112 riferendo di quei lavori svolti in totale insicurezza.
Sul posto, sabato scorso, è intervenuta una Volante del Commissariato per verificare l’effettiva veridicità della segnalazione, insieme ai colleghi della Scientifica.
Individuato il cantiere, i poliziotti hanno potuto constatare che gli operai camminavano e lavoravano sul tetto della palazzina di tre piani e subito è stato trovato e identificato un lavoratore, risultato essere il titolare di una piccola impresa edile.
Dopo aver effettuato i rilievi del caso, riscontrando che anche l’impalcatura montata appariva non perfettamente stabile l’uomo, un fabrianese 50enne, è stato ammonito circa il rispetto delle misure di sicurezza che venivano immediatamente ripristinate.
Coinvolto negli accertamenti anche l’ufficio investigativo della Ast, specializzato nella normativa di sicurezza nei luoghi di lavoro per la verifica di eventuali trasgressioni penali e amministrative.
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