«Diffamazione per la chiusura del Billionaire»
Prosciolto a Macerata Vittorio Sgarbi

SENTENZA - Il processo è stato trattato nel nostro tribunale perché il critico ha la residenza a San Severino. Era accusato di aver offeso il sindaco di Arzachena. Oggi la sentenza, il primo cittadino ha ritirato la querela

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Vittorio Sgarbi a Macerata

Frasi offensive al sindaco di Arzachena per la chiusura, legata alla pandemia Covid, del locale Billionaire di Flavio Briatore: prosciolto dall’accusa di diffamazione Vittorio Sgarbi (che nelle scorse settimane si è dimesso da sottosegretario alla Cultura). Era imputato al tribunale di Macerata, davanti al giudice Barbara Angelini, per delle frasi scritte su Facebook nell’agosto del 2020 in seguito alla decisione del primo cittadino di chiudere il locale.

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L’avvocato Giampaolo Cicconi

Il sindaco aveva denunciato Sgarbi e in seguito c’è stata una riappacificazione e la querela è stata ritirata. Da qui la decisione del giudice di prosciogliere il critico d’arte: non luogo a procedere. Oggi pomeriggio la decisione. Il processo era arrivato a Macerata in quanto Vittorio Sgarbi ha la residenza a San Severino e per questo il suo legale, l’avvocato Giampaolo Cicconi, aveva presentato una eccezione per chiedere che il procedimento venisse trattato nel tribunale di Macerata. A Sgarbi veniva contestato di aver pronunciato verso il sindaco frasi come «è matto», «il sindaco è un arrogante, un piccolo Napoleone».

(Gian. Gin.)

 

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