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Educazione stradale,
coinvolti 776 studenti

JESI - Il programma è stato organizzato dalla polizia locale

Un momento della giornata

Sono stati 776 gli alunni e le alunne delle scuole superiori di 1° grado coinvolti nel programma di educazione stradale organizzato dalla polizia locale.
Il corso, coordinato dal commissario Fabrizio Dottori e con la partecipazione attiva degli agenti di pronto intervento, si è sviluppato da febbraio ad aprile per 50 ore di formazione complessive che hanno interessato 35 classi di seconda e terza media.
Al termine del corso vi è stata una verifica finale che ha registrato punte di eccellenza e un generale apprezzamento per l’attività svolta che si è conclusa con il rilascio del relativo attestato di frequenza.
«Malgrado i crescenti impegni legati alle mansioni istituzionali – ha sottolineato il comandante della polizia locale, Cristian Lupidi – abbiamo voluto riproporre a distanza di anni il corso di educazione stradale. Una utile occasione per fornire ai più giovani gli elementi base per una conoscenza delle norme del codice della strada da rispettare sia da parte dei pedoni che dei ciclisti, ma anche di coloro che vanno in ciclomotore tenendo conto che un domani ci saranno alunni che vorranno conseguire la relativa patente per tali mezzi a due ruote».
«La cultura della sicurezza stradale – ha aggiunto l’assessora ai servizi educativi Emanuela Marguccio – è una priorità assoluta. Poter svolgere corsi di educazione stradale a scuola animati dalla Polizia Locale ha un grande valore aggiunto, perché permette ai più giovani di entrare in contatto con chi ha il compito di far rispettare le regole e può, con elevata competenza, testimoniare quanto sia importante che ognuno di noi sviluppi comportamenti corretti e responsabili. Il successo del corso appena concluso lo dimostra. Grazie all’impegno della Polizia Locale e alla collaborazione delle Scuole sarà possibile dare continuerà ad un percorso educativo prezioso ed estremamente efficace che contribuirà ad aumentare la sicurezza in città».

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