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Il prefetto visita la mostra
su Primo Levi e le leggi razziali

ANCONA - E’ stato accompagnato dal curatore Giorgio Tabanelli e al termine ha ricevuto in dono una copia del messaggio inviato per l’inaugurazione dalla senatrice Segre. L’allestimento resterà aperto fino al 31 maggio a Palazzo delle Marche

Il prefetto Saverio Ordine  (primo da destra) in visita alla mostra “Primo Levi dalle leggi razziali alla scrittura creativa”

 

Il prefetto di Ancona, Saverio Ordine, stamattina ha visitato a Palazzo delle Marche la mostra “Primo Levi dalle leggi razziali alla scrittura creativa”, allestita nell’atrio Bompiani del primo piano. Lungo il percorso espositivo, composto di 16 teche, il prefetto è stato accompagnato dal curatore, il professore Giorgio Tabanelli, che ha segnalato alcuni dei documenti più significativi tra i circa 200 esposti.

Con l’obiettivo di ricostruire la genesi dell’antisemitismo, dalla nascita del pregiudizio alle leggi razziali del 1938, la mostra propone volumi, riviste, mappe e documenti, che spaziano da fonti del XVI secolo agli scritti dei teorici della propaganda di regime della metà del ‘900. Una seconda sezione è dedicata alla biografia dello scrittore torinese, corredata da pannelli fotografici e copie delle prime edizioni dei suoi romanzi. L’esposizione, progettata con intenti didattici e divulgativi, è già stata visitata da diverse scuole e sarà tappa di ulteriori visite di studenti prima della chiusura, prevista il prossimo 31 maggio.

Al prefetto è stato consegnato al termine dell’incontro il messaggio della senatrice Liliana Segre, inviato in occasione dell’inaugurazione lo scorso 11 aprile. Il progetto, con il patrocinio del Ministero della cultura e il sostegno del Consiglio regionale, è promosso dall’Associazione arte cinema teatro volontariato, in collaborazione con l’Associazione Carlo Bo di Urbino e con l’Archivio Fondazione centro di documentazione ebraica di Milano. La mostra è visitabile negli orari di apertura di Palazzo delle Marche.

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