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Pesaresi: «Risorse utili alla sola continuità»,
Petrelli: «Gli avanzi? Siete solo fortunati»,
Zinni: «Dette tante falsità e ‘Fregnacce’»

ANCONA - La seconda variazione al bilancio di previsione del triennio 2024-2026 ha acceso il dibattito in aula. Sullo sfondo una preoccupazione comune: l'intenzione del governo nazionale di ridurre le risorse destinate agli enti locali

Carlo Maria Pesaresi, capogruppo di Ancona Diamoci del Noi

di Antonio Bomba

Come era ampiamente prevedibile l’approvazione della seconda variazione del bilancio di previsione del triennio 2024-2026 ha acceso un ampio dibattito in consiglio comunale. Tanti i protagonisti intervenuti lodando o mal giudicando l’operato della giunta Silvetti a seconda dei casi.

Dopo le relazioni degli assessori Giovanni Zinni e Stefano Tombolini ha iniziato la serie degli interventi il consigliere del Partito Democratico Stefano Foresi: «80 mila euro destinati ai borghi con i fondi del patrimonio? Mi sembra che la cosa sia un po’ delicata. I fondi patrimoniali non sono mai così sicuri, sarebbe meglio avere fondi più certi. E poi il progetto per il centro Aud agli Archi che fine ha fatto?».

Ha proseguito il collega di partito Andrea Vecchi: «Nei borghi alcuni singoli lavori necessitano di circa 250 mila euro, come il muro di Montesicuro. A bilancio invece ne vedo 150 mila complessivi. Mi pare siamo ben lontani da quanto era stato detto in campagna elettorale».

Stefano Foresi, Pd

Nella critica è poi andata avanti la capogruppo dei Dem Susanna Dini: «Anzitutto continuo a contestare il metodo. La variazione è stata spiegata in commissione lunedì. Adesso, 48 ore dopo, siamo qui a votarla quando a noi consiglieri serve molto più tempo per studiarla». Nello specifico della variazione aggiunge poi che a suo modo di vedere questi «sono soldi che dovevano essere messi nel bilancio preventivo per mandare avanti la città, il milione di euro messo per l’appalto delle mense. Che mi pare che la gara sia già partita con un accordo quadro e qui andavano messi soldi. È tutto un paradosso. E poi da questi scranni abbiamo sempre sentito parlare di quanto gravavano questi mutui. E adesso invece vediamo che con l’avanzo dei mutui precedenti si fanno grandi opere».

Inoltre «è notizia di oggi che il governo nazionale vuole fare una spending review tagliando fondi ai comuni per 5 anni. Dato che la filiera siete voi… E poi sulla riserva di AnconAmbiente abbiamo già detto abbastanza con il sindaco isolato nella sua posizione di volerli dividere. Infine non ho sentito dire niente sul completamento dello stadio dorico. Chiederemo una commissione specifica perché notiamo tante lacune».

Andrea Vecchi, Pd

Di parere inverso il consigliere di opposizione Massimo Mandarano di Italia Viva: «L’intervento sui servizi scolastici è importante, così come i centri estivi. Questo servizio da l’opportunità alle famiglie di organizzarsi meglio. Sarebbe però bello un giorno potessero essere rimodulate le quote per chi ne ha bisogno, così come fare qualcosa per i campetti rionali. Ad ogni modo per il bene della cittadinanza voterò favorevolmente».

L’intervento più lungo e significativo di tutta l’opposizione è stato tuttavia quello di Carlo Maria Pesaresi di Ancona Diamoci del Noi: «Spiace smontare l’entusiasmo e l’enfasi – sono state le sue prime parole – con cui l’assessore ha presentato questa manovra. L’entusiasmo è positivo e aiuta. Però siamo passati da poco a poco di più. La variazione serve per continuare a coprire i servizi essenziali e a onorare impegni già presi. Di apprezzabile c’è solo la mossa sugli asili nido. Per il resto il 99% parliamo di attività ordinaria». Per il capogruppo di Addn inoltre «In termini politici non si continua a vedere uno slancio in avanti. Non si vede niente rispetto al tracciato avviato e si paga un pegno di strategia».

Susanna Dini, Pd

Poi, ribadito che «aver preso 2,8 milioni dalle partecipate in soli 3 mesi è tanto» l’avvocato ritiene che «per quanto lecita questa strada ha un fiato molto corto in prospettiva. Abbiamo un po’ raschiato il fondo».

Pesaresi passa poi a toccare il tema del trasferimento delle risorse dal governo nazionale agli enti locali, dato che allo studio vi è una sensibile riduzione contro cui sui giornali nazionali si è espresso contro anche il sindaco Daniele Silvetti: «Speravamo la filiera funzionasse un po’ per il bene di ancona e dei suoi cittadini. Non lo potevamo dire magari perché stiamo ai banchi dell’opposizione, ma ci contavamo. E invece la filiera aimè non funziona perché scopriamo che i tagli più grandi che arrivano alle amministrazioni comunali arrivano dal governo di centrodestra. E le considerazioni che lei ha fatto al Corriere della Sera le fanno onore, ma lanciano un campanello di allarme importante». Questo perché «Vedersi sottrarre delle risorse pur essendo stati rispettosi dei tempi del varo dei progetti e dell’avvio degli appalti rischia di farci precipitare in un vortice importante. Parole di Daniele Silvetti».

Massimo Mandarano, Italia Viva

Il primo a parlare della maggioranza è stato Arnaldo Ippoliti di Ancona Protagonista: «Mi compiaccio con gli uffici e i tecnici per il lavoro svolto. In un momento di vacche magre sono riusciti a trovare risorse che torneranno utili per opere molto importanti. Altro aspetto molto importante è il partenariato. Lo sappiamo bene che la coperta è corta e occorre responsabilità sulle spese che si vanno a fare».

Dopo di lui è toccato a Jacopo Toccaceli di Fratelli D’Italia: «Il compito del consiglio comunale è di indirizzo e di controllo. E allora quando i revisori dei conti trovano queste variazioni congrue e in linea con gli obiettivi dati credo ci sia da mettere un punto. Tutto è stato fatto correttamente e va tutto in direzione con le linee di mandato. È molto coerente. È strano che qualcuno si meravigli del fatto che cerchiamo di mantenere le promesse». Il capogruppo di Fdi ha proseguito: «Mi sembrate costruire un’opposizione su un qualcosa che non esiste. I soldi dalle partecipate sono stati presi varie volte anche dalla giunta Mancinelli. Mi chiedo quindi di cosa stiamo parlando. Certe critiche sono anche di cattivo gusto. Se voi siete l’alternativa posso dire al sindaco stare tranquilli perché andremo avanti per 9 anni».

Arnaldo Ippoliti, Ancona Protagonista

La parola è poi tornata all’opposizione con Giacomo Petrelli del Pd: «È una manovra cospicua, ma non responsabile. Se mai fortunata perché le risorse che avete trovato l’avete ereditate dall’amministrazione precedente. E adesso le impiegate per portare avanti l’attività ordinaria. E poi AnconAmbiente è ormai diventato il vostro bancomat di fiducia. Noto da parte vostra una certa non curanza. Di fatto avete completato il bilancio di previsione, ma – conclude – non avete trovato niente per coprire il welfare sport. Era la mia unica richiesta. Questa cosa mi fa molto arrabbiare. Siete incapaci di reperire risorse».

Francesco Rubini di Altra Idea di Città apre spunti di riflessione bipartizan: «È vero che la situazione economica finanziaria degli enti locali è disastrosa, ma è altrettanto vero che su un tema così dovremmo riflettere tutti su come farli sopravvivere. Piacerebbe a tutti tornare all’epoca in cui c’erano soldi per comprare l’ex Angelini e l’ex Mutilatini a Portonovo, ma quei tempi sono finiti». Insomma per il leader di Aic «questa è una mobilitazione che dovrebbe accomunarci tutti verso il governo centrale e quello prossimo europeo. O presto sarà un grave un problema per tutte le amministrazioni e soprattutto i cittadini. Occorre quindi capire come invertire la rotta e cercare formule amministrative e tecnico-contabili per far sì che le amministrazioni abbiano ancora un ruolo importante nella vita democratica. Un ragionamento di questo tipo vale ancor di più per chi ha rivendicato più volte una filiera politica».

Jacopo Toccaceli, Fratelli D’Italia

Francesco Andreani di Ripartiamo dai Giovani: «La nostra vera fortuna è di avere una giunta e degli uffici in grado di fare una simile variazioni di bilancio. Questa direzione ci servirà ad andare verso la Grande Ancona che non si farà di certo oggi, ma si costruisce tanti piccoli passi e quello di oggi è un mattone importante».

La controreplica di Zinni alle accuse mosse dall’opposizione non si è fatta attendere: «Alcune informazioni dette dai banchi dell’opposizione rasentano la falsità e sono fatte per fare confusione ai cittadini. Un modo scorretto di fare nel dialogo tra opposizione e giunta». Per l’assessore al bilancio infatti «I soldi prelevati dai cittadini sono comunque dei cittadini, per voi devono restare alle partecipate in virtù di chissà quale ratio mentale. Inoltre è tutto certificato dal collegio dei revisori».

In seconda battuta puntualizza come «L’avanzo non è un tesoretto. Questa cosa è ridicola e grottesca. Gli avanzi sono il frutto di attività non fatte. Quindi fossi in voi prima di vantarmi di questi andrei a vedere tutto quello che non è stato fatto dalle vostre precedenti amministrazioni. Stessa cosa per i mutui. Fortunati? Voi non sapete quanto spendiamo per colpa vostra e di ciò che non avete fatto. La ‘fregnaccia’ più grossa di tutte è però quella della gara d’appalto senza soldi. Perché sarebbe ‘leggermente’ un illecito». Zinni conclude: «questa è la prima volta che il Comune di Ancona è riuscito a mettere in piedi una variazione frutto dell’efficientamento del dialogo tra gli uffici e le direzioni, cosa mai accaduta in passato. Quelli fortunati, visti i 15 milioni di ristori, siete stati voi cari miei».

Giacomo Petrelli, Pd

Dini sul tema mense scolastiche ha replicato: «ho parlato di un accordo quadro non di una gara d’assegnazione».

Anche Stefano Tombolini ha tenuto a dire la sua: «Questo dibattito mi lascia un po’ a bocca asciutta. Io sto vedendo una città in corso di trasformazione. E la Grande Ancona non sarà mia, di Silvetti o Mancinelli, ma un patrimonio comune. Giusto il dibattito politico, ma proponete qualcosa e la vostra collaborazione sarà bene accetta. Vi rispetto e vi apprezzo».

Ha concluso la serie di interventi il sindaco Silvetti: «Questa variazione è stata fortemente cercata e voluta nei numeri. E per quanto non vi sia continuità politica con la vecchia amministrazione, c’è invece dal punto di vista della continuità di funzione. Certe ricostruzioni sono quindi strumentali e fuorvianti per i cittadini. La relazione del Cda di AnconAmbiente ad esempio parla chiaro. Sono professionisti che sanno assumersi le proprie responsabilità. Non è stato messo a rischio nessun progetto. Ancona ha riportato a casa risorse che sono dei cittadini degli anconetani. Fatti alla vigilia dell’entrata di nuovi soci, con il risultato che se le sarebbero accaparrate anche loro. Non vedo cosa si possa eccepire».

Francesco Rubini, Altra Idea di Città

Sul tema filiera il primo cittadino ha aggiunto che «è una grande opportunità anche per battere i pugni sul tavolo. Il Pnrr è un tipo di progettazione che va protetta. È una promessa che ho fatto con gli elettori anconetani ed è ciò che mi ha chiesto la mia principale avversaria politica (Ida Simonella, ndr) i giorni dopo la vittoria».

In conclusione «Capisco l’opposizione politica e le leve che la spingono, ma attenzione perché vi è una linea non superabile nelle dichiarazioni. Poi ci rimettiamo tutti. Attenzione quindi con certe affermazioni. Serve un’unità di intenti come detto da Tombolini. L’interesse del cittadino anconetano è davanti a tutto».

Francesco Andreani, Ripartiamo dai Giovani

Giovanni Zinni, assessore al Bilancio

L’Assessore ai Lavori pubblici Stefano Tombolini

Daniele Silvetti, sindaco di Ancona

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