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Emergenza sosta al quartiere Santo Stefano,
Zinni: «Aree riservate o convenzioni».
Il Ctp 1 chiede un’assemblea pubblica

ANCONA - Il tema è stato trattato in consiglio comunale. Alla base del problema i tanti lavori pubblici e privati in corso nella zona

Il problema sosta in via Montebello

di Antonio Bomba

Emergenza sosta. La giunta pensa a delle aree riservate o a delle convenzioni con i park esistenti per i residenti di Via Veneto, Via Montebello, Via Curtatone e con ogni probabilità anche delle vie attigue. Il problema è ben noto e vede come causa scatenante i tanti lavori pubblici e privati in corso e in via di partenza in questa particolare zona della città di Ancona.

In via Montebello ad esempio il complesso residenziale che sta sorgendo all’ex Stracca porta via tanti posti auto, con la fine dei lavori che continua a slittare di volta in volta per le più svariate ragioni. Non va inoltre dimenticato che la riapertura del cinema Movieland all’ex Goldoni, era tanto attesa da tutti, ma anche quello ha contribuito a far diminuire il numero di parcheggi disponibili soprattutto la sera.

Giovanni Zinni, assessore alla Mobilità

In via Veneto è invece in atto la riqualificazione del palazzetto grazie ai fondi Pnrr. In via Curtatone infine sono prossimi alla partenza i lavori di ristrutturazione completa dell’ex Ipsia per far posto alla nuova sede dell’Inail. Insomma i posti auto già riservati ai residenti di qualche specifica via, sorti attraverso un’ordinanza nata con la giunta Mancinelli e prolungata di volta in volta da quella Silvetti, non bastano più.

Il problema è stato trattato questa mattina in consiglio comunale, grazie a un’interrogazione urgente della consigliera del Partito Democratico Susanna Dini.

In risposta l’Assessore alla mobilità Giovanni Zinni ha così detto che «Stiamo studiando con l’assessore Stefano Tombolini e gli uffici competenti la possibilità di riservare loro un’area sosta riservata. Questo però richiede un ampio approfondimento di tutti gli aspetti tecnici e legali. Non è inoltre escluso che possa essere concessa ai residenti una convenzione con uno dei park cittadini». Il parcheggio in questione, andando a intuito e logica, dovrebbe essere quello di piazza Pertini essendo il più vicino.

Susanna Dini, partito Democratico

Dini ha replicato che «Se si fosse fatto il parcheggio multipiano in via San Martino di posti in più ce ne sarebbero stati».

Nel frattempo Patrizia Santoncini, presidente del Ctp 1, ha presentato in Comune una petizione con oltre 200 firme dei residenti per tenere un’assemblea pubblica sulla questione a Palazzo del Popolo.

Le vie prese in considerazione sono in questo caso quelle del quartiere Santo Stefano e dunque via Curtatone, via Montebello, via Novelli, via Oslavia, parte di via Veneto e di via Redipuglia.

La richiesta è stata inoltrata nello specifico al sindaco Daniele Silvetti e agli assessori Daniele Berardinelli e Stefano Tombolini, così come ai capigruppo consiliari.

«I residenti – si legge nella missiva – affrontano quotidianamente e con disagio crescente la ricerca di un parcheggio le cui condizioni oggettive ne restringono la possibilità di riuscita». Questi quindi «chiedono di essere coinvolti nelle scelte del territorio in cui trascorrono la loro vita e di rappresentare le loro esigenze» e pertanto «chiedono da subito, come misura immediata non più rinviabile, parcheggi dedicati esclusivamente ai residenti nelle vie interessate dai cantieri e in quelle limitrofe».

Patrizia Santoncini, presidente del Ctp 1

Tra le richieste espresse quella di «Circoscrivere una zona nei pressi dei cantieri dove poter restringere il permesso di parcheggio esclusivamente ai residenti delle seguenti vie: Curtatone (ex Ipsia-ex Stracca), Montebello fino all’incrocio con via S.Stefano (ex Stracca), Veneto fino all’incrocio con via Redipuglia, Redipuglia fino alla piazzetta, Novelli, Oslavia, Santo Stefano, la parte bassa dall’uscita di Via Novelli fino a Via Torrioni, Via Torrioni (zona cinema); Destinare gli oneri urbanistici dovuti dai nuovi cantieri al Comune per opere utili alla comunità interessata per compensare i disagi loro causati dall’aumento del traffico, della sosta e del caos, per una nuova illuminazione, per degli arredi, per il verde, per il rifacimento di strade e marciapiedi. Non destinarli comunque, come sembra che si sia già stato deciso, per l’acquisto di un nuovo parcheggio pubblico inserito nel palazzo Ex Stracca, deleterio e che non farà altro che aumentare l’attrattività in zona di nuovo traffico ‘alla ricerca di parcheggi’.

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