Recupero progettuale in quattro step per l’ex colonia estiva Mutilatini di Portonovo da trasformare in struttura ricettiva e centro culturale-ambientale. Dopo aver approvato il Documento di Indirizzo alla Progettazione per 3 milioni di euro, e dopo una ricognizione svolta dagli uffici comunali dell’Area Pianificazione Urbana e Ambientale – Urbanistica, Porto, Mobilità, si è deciso di suddividere le fasi progettuali, da porre a base degli affidamenti dei servizi di ingegneria e architettura, e l’appalto delle stesse in 4 lotti funzionali. Il primo attiene al progetto esecutivo architettonico, direzione lavori, coordinamento sicurezza in fase di progettazione, coordinamento sicurezza in fase di esecuzione con importo a base di gara 294.307 euro. Il secondo lotto è invece relativo alle opere strutturali, al progetto esecutivo opere strutturali, direzione operativa opere strutturali per un importo di 49.740 euro. Il terzo tralcio invece riguarderà gli impianti, il progetto esecutivo impianti, direzione operativa Impianti per una spesa di 32.901 euro. Infine il quarto stralcio sarà collegato alle procedure e attività di carattere ambientale per un investimento di 27.474 euro. L’ìmporto totale ammonta quindi a 404.424 euro (Iva e oneri esclusi).
Il dirigente coordinatore dell’Area Pianificazione Urbana e Ambientale Urbanistica, Porto, Mobilità in questa fase ha approvato i capitolati speciali d’appalto e schemi di contratto dei lotti 1 e 2, per procedere nella scelta del contraente attraverso procedura aperta. Come ha più riprese ha spiegato il sindaco Daniele Silvetti, che ha cuore questo progetto, la nuova vita dell’ex Mutiltini inizierà nel 2028. La Strategia Territoriale “Iti Portonovo”, nella quale è inserito anche il recupero dell’ex Mutilatini, individua la baia di Portonovo quale complesso ecosistema ad alto potenziale di sviluppo ed è finalizzata alla valorizzazione e al potenziamento dell’attrattività e dell’accessibilità dell’intero sistema territoriale del Conero attraverso una serie di azioni integrate, articolate in obiettivi specifici. Nella rinnovata veste di ‘ostello’ l’ex Mutilatini potrà una capienza minima di 35 posti letto, una capienza ampliata fino a 45 posti letto per accogliere utenze diverse (tra cui anche scolaresche e gruppi scout) e nell’arco di tutte le stagioni dell’anno. Lo spazio dovrà quindi configurarsi come un vero e proprio hub di scambio sui temi legati all’elevato valore naturalistico-ambientale del sito di importanza Comunitaria Natura 2000 Portonovo – Parco del Conero in cui risulta inserito.
La nuova struttura dovrà offrire anche spazi dedicati all’educazione ambientale, ad attività sociali e culturali, nel rispetto della tipologia ricettiva esistente. La funzione ricettiva dovrà risultare prioritaria, seppur non esclusiva o escludente rispetto all’integrazione delle funzioni complementari di carattere culturale. Potranno essere previsti laboratori, stanze tematiche, multimediali e interattive accessibili anche a persone con disabilità visive, uditive o intellettive. La struttura dovrebbe prevedere inoltre una caffetteria sostenibile, la cui progettazione deve essere in grado di promuovere sia i prodotti locali (prodotti Dop, Presidi Slow Food, vini del Conero etc.) che l’inclusione lavorativa, integrando i servizi di ricezione e accoglienza, favorendo l’attrazione di visitatori e di 10 fruitori delle attività sviluppate, in particolare nei periodi al di fuori della stagione estiva» aggiunge la relazione. E lo sviluppo dell’offerta di esperienze ai visitatori e turisti potrà proporre anche un osservatorio astronomico e il bird watching, o la partecipazione a laboratori di ricerca ecologica.
(Redazione CA)
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