L’ex Mutilatini sarà pronto e fruibile dalla fine del 2028 dopo l’operazione di ristrutturazione finanziata con 3 milioni di euro di fondi Iti. A confermarlo stamattina in Consiglio comunale è stato il sindaco Daniele Silvetti nel rispondere al consigliere Francesco Rubini (Aic) che lo interrogava sull’esito della progettazione partecipata in particolare sul dettaglio della capienza della struttura non condivisa dalle associazioni rispetto alla riduzione dei posti e sui tempi di affidamento della progettazione.
«Non più tardi di 2 giorni fa, martedì mattina, c’è stata una cabina di regia in cui è stato illustrato il documento d’indirizzo per la progettazione da parte degli uffici e professionisti dell’Univpm qui in Comune. Ho condiviso lo spirito ma soprattutto le indicazioni che sono emerse da questo studio e dal lavoro prodotto dal gruppo di lavoro. Dal mese di maggio potremo iniziare questa convocazione delle associazioni ambientaliste che potranno cos condividere e approfondire questo Dip» ha esordito Daniele Silvetti che ha ricordato come «l’ultimo incontro pubblico partecipato è quello di dicembre 2024. Una volta avvenute queste interlocuzioni con le associazioni ambientaliste e culturali, con gli operatori della zona si provvederà da fine maggio a iniziare tutto l’iter di preparazione dei bandi di progettazione, abbastanza complesse perché parliamo per un complessivo importo di 364.000 euro da dividere in 4 lotti. Per quanto riguarda la progettazione architettonica e la pressione strutturale verrà fatto un bando europeo a maggio, per il terzo relativo al progetto impiantistico si ricorrerà invece a un accordo quadro che è già supportato a monte dà ulteriore fasi di gara europea. Il quarto e ultimo lotto invece che riguarderà la figura del botanico, essendo sotto soglia si prevede una un’assegnazione diretta».
Per quanto attiene alla road map delle tempistiche, il sindaco ha chiarito che «a settembre avremo i progetti e la progettazione definitiva avrà un tempo utile che si dovrà esaurire intorno ai mesi di febbraio 2026. La progettazione però avrà ulteriore fase di approfondimento in cui verranno di nuovo riconvocate le associazioni ambientaliste, gli operatori della zona, per valutare la progettazione. Lì andremo tutti a definire il numero dei posti letto. Il nostro intento è quello di garantire una fruibilità di 12 mesi l’anno, la dove ci sia una possibilità di accoglienza sostenibili nei numeri per quello che riguarda la stagione balneare ma anche la fluidità come ad esempio si può prevedere per una foresteria per i mesi invernali, per gli stagisti universitari o le richieste più utili che ci consentono di tenere aperto quella struttura. Questa è la finalità».
Silvetti ha aggiunto che parallelamente a quella progettazione viene portata avanti anche quella per il passaggio pedonale a monte e a valle che consentirà ai pedoni di arrivare in sicurezza alle spiagge di Portonovo. A questa si aggiunge inoltre la progettazione esecutiva delle 4 Porte del Parco, quella di Ancona è in zona Pietralacroce. Per il progetto complessivo sono stati stanziati 5,5 milioni di euro per tutte le opere. Il timing prevede da programma l’attuazione di fine lavori per il 31 dicembre 2028. Credo che tutto si stia rispettando soprattutto per quello che è la finalità all’intento dell’amministrazione e sempre molto attenta al processo partecipativo che è arrivato a buon punto. La ricettività dell’ex Mutilatini non sarà commerciale – ha ribadito il primo cittadino di Ancona – Ci sarà lo spazio per il centro educativo ambientale, la sala riunioni, il presidio per un primo intervento sanitario solo nella stagione balneare e per l’organizzazione delle attività di vigilanza per incendi boschivi».
Il consigliere Rubini ha ricordato come la vicenda dell’ex Mutilatini gli sgtia particolarmente a cuore. «Più di tante altre ha caratterizzato la mia attività politica in quest’aula e fuori. – ha detto nelle repliche – Ricordo che nell’estate del 2014 quando insieme a compianto Stefano Crispiani, per primi ci accorgeremmo di quello che qualcuno voleva fare un hotel di lusso fin quella struttura acquistata con soldi pubblici dal sindaco Sturani. Portammo la questione in Consiglio comunale, organizziamo una bellissima manifestazione a Portonovo. Da lì si istituì un comitato, raccogliemmo le firme. Il comitato fu in grado di coinvolgere esperti tecnici che fecero un progetto. Un impegno che dura ormai da 11 anni e penso che oggi non vada dispersa l’occasione finalmente tangibile con fondi per realizzare quello che già da noi altri tempi immaginavamo. Portonovo è un’area sempre più interclusa ai più e dedicato alle elite, quindi è un obiettivo importantisimo garantire all’e Mutilatini uno spazio a disposizione di un modello di turismo e fruizione del territorio più legato l’ambiente, alla socialità, all’integrazione ai giovani» ha concluso Rubini.
(Redazione CA)
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