
Francesco Gabbani sul palco dello Sferisterio
di Giulia Sancricca (foto Massimo Zanconi)
Quando la leggerezza della musica pop incontra la poesia, a cantare non può che essere Francesco Gabbani. Per il cantautore toscano il successo è di casa allo Sferisterio di Macerata, dove ieri sera ha fatto tappa il suo tour estivo “Dalla tua parte”, accolto da un pubblico trasversale: perché non c’è età per amare un artista d’altri tempi che sa unire garbo, energia, attualità e riflessione. Fan arrivati anche da fuori regione per il concerto, unico nelle Marche e ultimo del tour prima del grande appuntamento del primo ottobre a Verona, che si inserisce nel cartellone di “Sferisterio Live +” con un totale di 12 eventi in arena fino a settembre inoltrato.

«Benvenuti a tutti – ha esordito Gabbani, che tornava allo Sferisterio a tre anni dall’ultima volta – grazie per l’accoglienza. È un grande piacere essere in questo luogo strepitoso: ogni volta è un tuffo al cuore vederlo e con la vostra energia diventa ancora più incredibile». Poi il via a quasi due ore di spettacolo tutto cuore in cui l’artista ha ripercorso i suoi successi: l’inizio affidato a “Magellano”, poi avanti con “La Rete”, “Pachidermi e pappagalli” e “Così come mi viene”, una dei tormentoni di questa estate, dove nella terra di Giacomo Leopardi non si può non notare il verso “Al di là di questa siepe, l’infinito accolgo”: un riferimento chiaro al poeta di Recanati che, proprio a pochi chilometri da quel palco, scrisse i versi immortali de “L’infinito”.

Un omaggio che, nel tempio dell’arte maceratese, ha unito la bellezza della musica alla radice letteraria più profonda di questa provincia. E poi ancora “Spazio Tempo”: «Una canzone che con rispetto vuole parlare di filosofia – ha detto Gabbani – di quando cerchiamo di dare un senso alla nostra esistenza. Magari ci riusciamo fino a un certo punto, però poi arriva qualcosa dall’esterno che non dipende da noi e scombina i nostri piani: allora lo spazio diventa tempo e il tempo diventa spazio».

Avanti con gli altri successi, “Tra le granite e le granate”, “La mia versione dei ricordi”, “Volevamo solo essere felici”, “Einstein”, “Un sorriso dentro al pianto” (che ha scritto per Ornella Vanoni), “Frutta malinconia”, “Viceversa” e “Peace and love”, che è diventata l’occasione per ribadire a gran voce la pace: «Noi siamo per la pace e per l’amore – le parole di Gabbani – nonostante il progresso dell’umanità che ci vede super intelligenti, sempre avanti, i numeri uno, continuiamo ad avere scenari in cui uomini uccidono altri uomini: questo è sconcertante».

L’emozione si fa sempre più palpabile e direttamente da Sanremo arriva “Viva la vita”: «Ogni giorno cerco di fare una cosa – ha confidato – anche se non è sempre facile: piuttosto che soffermarmi su tutto ciò che non ho, su quello che vorrei essere, preferisco pensare a quello che ho, a quello che sono, ai lati positivi che fanno parte della mia esistenza. Non voglio fare il guru e il saggio perché non lo sono, ma voglio condividere questo concetto con voi per provare a prendere la nostra vita così come è».

Dopo aver presentato i suoi compagni di viaggio, il fratello Filippo alla batteria, al basso elettrico Giacomo Spagnoli, al pianoforte Lorenzo Bertelloni, alla chitarra elettrica e acustica Leonardo Creo e alle chitarre elettriche Marco Baruffetti, Gabbani lascia il pubblico col fiato sospeso, poi rientra tra gli applausi e ritorna alle origini con “Amen” e “Occidentali’s Karma”: il pubblico è incontenibile, si alza in piedi, balla e chiede selfie. «Non finirò mai di ringraziarvi – conclude Gabbani – perché non do mai per scontata la vostra presenza. Grazie».

Un repertorio che ha fatto battere le mani a tempo, cantare ed emozionare tutti allo Sferisterio, conquistando ancora una volta quel pubblico che, già dagli esordi del cantautore, aveva trovato del genio in chi sa mettere in musica ironia e filosofia, leggerezza e profondità. Senza cadere nel grossolano errore di credere che leggerezza sia sinonimo di superficialità. Una convinzione che Calvino cercò di smontare e che Gabbani continua a scardinare con il suo stile musicale.
Sferisterio Live+ torna già stasera con un altro big della canzone italiana: Massimo Ranieri e il suo live tra canto, recitazione, brani celebri, sketch divertenti e racconti inediti.

Tutti in piedi per Gianna Nannini: il rock travolge lo Sferisterio (Foto)
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati