Nuovo Inrca, «poca chiarezza
sul futuro dell’ospedale di Osimo
e su come sarà riconvertito»

SANITA’ - Se lo domanda la sindaca Michela Glorio in vista del trasferimento di reparti e personale nel nuovo complesso ospedaliero dell’Aspio

Michela Glorio

 

Bretelle interquartiere e nuove rotaorie, servizi sociosanitari e Centri per l’Impiego. Si è incentrato su queste tre questioni l’intervento di Michela Glorio domenica pomeriggio ho partecipato alla festa di inizio campagna elettorale di Simone Pugnaloni, candidato al consiglio regionale nella lista del Pd Ancona alle elezioni del 28-29 settembre prossimi. La sindaca di Osimo ha ricordato intanto l’importanza del sostegno regionale «nel potenziare la viabilità del nostro territorio. Sia la grande viabilità sia quella interquartiere, come il completamento di via Sbrozzola, ma anche la realizzazione di rotatorie in strade di competenza della Regione e in gestione ad Anas, come via Ancona a San Biagio».

I servizi sociosanitari hanno un ruolo centrale nelle politiche amministratie di ogni realtà. Osimo non ne è esente.«Penso ad esempio al Muzio Gallo in completo degrado che rappresenta ormai solo un problema, come gli alberi che rischiano di crollare sulle strade pubbliche. – ha evidenziato Glorio – Penso alla Casa di Comunità che in altri Comuni stanno sorgendo, mentre a Osimo il futuro è incerto. Infine, il futuro del Ss. Benvenuto e Rocco quando reparti e personale verranno trasferiti nel nuovo ospedale dell’Aspio. C’è poca chiarezza, nessun progetto, su come verrà utilizzato e riconvertito».

La prima cittadina di Osimo ha accennato anche alla formazione e al lavoro, al fatto che i Centri per l’Impiego non funzionano come dovrebbero.«Testimonianza ne è l’alto numero di persone che si rivolgono in alternativa ai Comuni per chiedere aiuto. Molte risorse europee impegnate proprio per la formazione professionale sono tornate indietro anziché essere sfruttate per i Centri per l’Impiego. Sarà importante avere un rappresentante in Regione affidabile e vicino alle esigenze del nostro territorio» ha concluso.

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