Conerobus vertice azienda-sindacati:
«Passivo di 1.588.000 euro e possibile
attivazione del fondo bilaterale»

ANCONA – Sulle misure del piano di risanamento i sindacati hanno espresso perplessità e contrarietà «soprattutto quando l’argomento ha toccato il discorso della produttività regionale, la cui modifica è assolutamente incompatibile con qualunque proposta possa essere fatta, essendo, la stessa, una conquista avvenuta con anni di sacrifici dei lavoratori». La società di Tpl: «Incontro positivo aggiornato al prossimo 6 novembre  per approfondire  le questioni legate al personale»

(archivio)

Conerobus, oggi nuovo incontro sul piano di risanamento tra Conerobus, Rsu e organizzazioni sindacali. Per l’azienda erano presenti il presidente Italo D’Angelo, il procuratore Paride Gasparini e il consulente Paolo Ferretti. Avrebbe dovuto essere presente il dottor Camillo Catana ma ha comunicato  che non avrebbe potuto presenziare. «La seduta è iniziata parlando della approvazione del bilancio 2024, avvenuta nella giornata precedente, con un passivo di 1.588.000 euro, tenendo conto degli interventi di Comune e Regione che hanno ridotto notevolmente l’esposizione debitoria, che comunque rimane notevole.- riferiscono in una nota Rsu Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal, Ugl Fna e Usb Lp – Le slides presentate si sono soffermate dapprima sul discorso del riequilibrio tra costi e ricavi, da stabilirsi, da una parte sulla gestione dei servizi, dall’altra insistendo sulla riorganizzazione del personale, con particolare “attenzione” a quello amministrativo. Per quest’ultimo si è prospettato, da un lato, l’attivazione del fondo bilaterale, senza specificare le modalità effettive, e dall’altro eventuale possibilità di ricollocazione in ambito di partecipate o Comune, cosa riferita dal presidente».

Le organizzazioni sindacali, alle quali, comunque, non è stato consegnato nessun documento, si sono espresse con perplessità e contrarietà, «soprattutto quando l’argomento ha toccato il discorso della produttività regionale, la cui modifica è assolutamente incompatibile con qualunque proposta possa essere fatta, essendo, la stessa, una conquista avvenuta con anni di sacrifici dei lavoratori. – si legge ancora nel comunicato – Stessa contrarietà anche per quanto riguarda gli attuali accordi di secondo livello, garanzia di trasparenza tra le parti. Si rinnova la necessità, ripetuta da tutte le sigle, di una garanzia istituzionale, da parte della proprietà, in primis Comune di Ancona e Provincia, ma anche dell’Ente Regione Marche, attraverso impegno formale ed esplicita, riguardo ogni aspetto, a partire dalla rivalutazione del costo chilometrico. Come già detto, è stato chiesto un incontro con la massima urgenza, la cui risposta attendiamo al più presto. È palese, comunque, che se non viene consegnato un documento, non vi è nemmeno la possibilità di studiarlo in modo preciso, e risulta, logicamente, impossibile, in questo modo, chiedere ulteriori sacrifici ai lavoratori».

Il presidente della Conerobus Spa, Italo D’Angelo

La società Conerobus dal canto suo ha ritenuto positivo il vertice con le rappresentanze sindacali dei lavoratori. «Dialogo, condivisione, lavoro di squadra per arrivare ad avere società di Tpl più solida e un miglior servizio alla cittadinanza. – commenta il residente di Conerobus. Italo D’Angelo – Gli interventi previsti dal Piano di risanamento 2025/2030 elaborato da Conerobus SpA sono stati esposti, in dettaglio,  dal presidente, dal facente funzione direttore generale e dal consulente dott. Ferretti ai rappresentanti dei lavoratori, questa mattina, nel corso della riunione che si tenuta nella sede di Vallemiano.  Un incontro che i vertici di Conerobus  SpA hanno definito positivo e che è stato aggiornato al prossimo 6 novembre  per approfondire  le questioni legate al personale.  Nel corso del confronto è stata presentata la  versione  aggiornata del Piano  che ha come fine il risanamento aziendale».

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