Piste di ghiaccio a Natale? Legambiente:
«Consumi insostenibili e rischi ambientali»

OSIMO - Il Circolo cittadino denuncia l'elevato impatto energetico: «Attività lontana dalla sostenibilità, va evitata»

Le piste di pattinaggio su ghiaccio all’aperto rappresentano un rischio ambientale non più sostenibile, soprattutto nell’anno che si prospetta come il più caldo di sempre.
E’ l’allarme lanciato dal Circolo Legambiente Osimo, che invita a prediligere forme di divertimento più ecologiche durante le feste natalizie.
Leonardo Puliti, presidente del Circolo, sottolinea «i consumi esorbitanti delle strutture artificiali: una pista media di 200 mq consuma 19mila litri d’acqua, emette 5,5 tonnellate di Co2 e ha un fabbisogno energetico pari a quello di oltre 600 abitazioni».
A ciò si aggiunge l’uso di «refrigeranti a base di clorofluorocarburi (responsabili della distruzione dell’ozono) e glicole etilenico, sostanza tossica per l’ambiente e l’uomo. Anche il cosiddetto “ghiaccio” sintetico non è una soluzione ottimale».
Sebbene quest’ultimo elimini infatti i «costi energetici- come spiega Francesca Tarabelloni, vice presidente del Circolo – ricorre a pannelli di polietilene che, a causa dell’abrasione dei pattini, rilasciano microplastiche nell’ambiente».
Legambiente conclude che il pattinaggio sul ghiaccio, in entrambe le forme, è al momento un’attività «lontana dalla sostenibilità ambientale e di conseguenza evitabile».

Aria di Natale: al via il montaggio della pista di pattinaggio

 

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