A Loreto una giornata di riflessione
sulla donazione d’organi

EVENTI – L’appuntamento è per domenica prossima nel contesto del Giubileo della Speranza

Basilica della Santa Casa (foto Giusy Marinelli)

Una giornata dedicata alla cultura del dono e alla riflessione etica sulla donazione d’organi. È l’iniziativa promossa dall’Associazione Trapiantati delle Marche (AtoMarche) nell’ambito del Giubileo della Speranza, che domenica 30 novembre riunirà nella città mariana famiglie dei donatori, trapiantati e operatori sanitari per un appuntamento a forte valore umano e sociale. La mattinata si aprirà alle 10 con la Celebrazione eucaristica presieduta da mons. Fabio Dal Cin, Prelato di Loreto e Delegato Pontificio della Santa Casa. Una Messa dedicata a chi ha scelto di donare e a chi ha ricevuto una nuova possibilità di vita, in un clima di raccoglimento e gratitudine. Alle 11, nel Palazzo Apostolico, seguirà un incontro di approfondimento bioetico sul tema della donazione a cuore fermo (Dcd) e sui percorsi di desistenza terapeutica, oggi sempre più centrali nella pratica trapiantologica nazionale.

Andrea Vecchi

Nella discussione saranno messi in luce gli aspetti clinici, organizzativi ed etico-deontologici che caratterizzano l’accertamento della morte secondo criterio cardiocircolatorio, analizzato nel suo rapporto con le fasi conclusive dell’assistenza clinica e con le decisioni che accompagnano questo delicato momento. Interverranno mons. Renzo Pegoraro, presidente della Pontificia Accademia per la Vita, il dott. Massimo Cardillo, direttore del Nord Italian Transplant ed ex direttore del Centro Nazionale Trapianti. Le riflessioni conclusive saranno lasciate a mons. Paolo Ricciardi, vescovo di Jesi e Delegato Cem per la Pastorale della Salute. «La cultura del dono – sottolinea il dr. Andrea Vecchi, presidente AtoMarche – è un patrimonio da custodire e alimentare. Parlare oggi di donazione a cuore fermo significa confrontarsi con temi che coinvolgono scienza, etica e sensibilità personale». L’iniziativa si inserisce nel percorso di crescita e consolidamento delsistema trapiantologico marchigiano, che negli ultimi vent’anni ha consentito la realizzazione di oltre 1600 trapianti, rendendo la regione un esempio di impegno e solidarietà concreta.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page




X