Rosa Rita Silva va in pensione:
Fabriano saluta l’istituzione
che ha creato l’Oncologia Medica

Il reparto di Oncologia

Ai saluti dopo una vita intera dedicata alla Oncologia Medica di Fabriano e del territorio; dopo tanti anni di lavoro questa settimana è andata in quiescenza la dottoressa Rosa Rita Silva, una vera istituzione dell’Ospedale “Engles Profili” e di tutta la Ast Ancona.
«L’Oncologia Medica nacque a Fabriano nel Settembre 1991. Sin dai suoi primi passi, seppure confinata ad una stanzetta che fungeva da Ambulatorio nella palazzina esterna all’Ospedale – racconta la dottoressa – la filosofia che ha guidato gli operatori è stata quella del “prendersi cura” del paziente oncologico, nella sua accezione più ampia. Peraltro la passione e dedizione degli operatori, unite alla sensibilità della politica locale, in particolare del Comune di Fabriano, fecero sì che, da un finanziamento dedicato da parte dello stesso Comune, venisse ristrutturata la vecchia lavanderia dell’Ospedale, e nel novembre 1994 venne inaugurata la nuova struttura dedicata all’Oncologia».
Negli anni, poi, si sono susseguite tante iniziative e tante collaborazioni con enti e associazioni locali.

«L’Associazione Oncologica Fabrianese, con l’instancabile Presidente Dr. Giorgio Saitta, muoveva i suoi primi passi in supporto della Oncologia. Nasceva – ricorda la Silva – un nuovo ambizioso progetto: l’Assistenza Domiciliare Oncologica. Il modello “simultaneous care”, che si riferisce alla presa in carico del malato oncologico, rappresenta oggi lo strumento più consono a fornire le risposte ai molteplici bisogni che il malato oncologico presenta nel corso della sua malattia. L’oncologo medico non è solo il “prescrittore” di trattamenti medici, ma deve essere punto di riferimento per il malato e la sua famiglia nel percorso assistenziale».
Questo modello ha consentito alla U.O. di Oncologia Medica di ricevere nel 2013, primo centro nelle Marche, il riconoscimento da parte dell’European Society of Medical Oncology (ESMO) di Esmo designated Center of Integrated Oncology and Palliative Care.

«Questo prestigioso accreditamento – aggiunge – che ha necessità di revisione ogni 3 anni, per la quinta volta consecutiva è stato assegnato alla nostra Oncologia Medica nel Settembre 2025: e di questo siamo orgogliosi».
La struttura che oggi accoglie il reparto è stata progettata intorno al paziente: un corridoio luminoso con opere d’arte donate appese alle pareti, stanze ampie con tutti i comfort in cui ancora una volta predomina nelle pareti e negli arredi il colore azzurro. Trentaquattro anni di attività con capisaldi la qualità dell’assistenza, la qualità dell’accoglienza, la qualità della vita.
«Alla base di un team che funziona c’è l’entusiasmo e la passione di tutti coloro che lavorano in maniera instancabile e appassionata: medici, infermieri, psicologi, Oss, segretaria, volontari. Ciascuno con il suo talento e la voglia di mettersi in gioco e di guardare all’orizzonte verso nuove sfide professionali. Grazie a tutti gli operatori che negli anni hanno contribuito a far crescere l’Oncologia Fabrianese. Grazie alla Associazione Oncologica Fabrianese senza il cui supporto non avremmo raggiunto gli obiettivi che ci eravamo prefissati. Grazie agli Amministratori locali e regionali che hanno creduto nelle nostre potenzialità e ci hanno sostenuti. Ma un grazie particolare – conclude la Dottoressa Silva – va ai nostri pazienti ed alle loro famiglie: durante questi anni ci hanno insegnato a lottare per quello in cui crediamo , ci hanno sostenuto , hanno avuto fiducia in noi. Il nostro sogno non si esaurisce con la conclusione della mia attività a guida di questa struttura: chi ci seguirà sono sicura che continuerà a sognare di raggiungere ulteriori traguardi, con il sostegno della comunità nella quale si opera».
E alla dottoressa Rosa Rita Silva giunge il ringraziamento della Direzione Strategica della Ast Ancona per tutto il lavoro, la passione, la professionalità profusa in tutti questi anni, per tutto quello che ha costruito per la sanità del territorio e che lascia in eredità di tutta la collettività.