
Uno dei punti dove si è scatenato il rogo
Morto carbonizzato mentre bruciava le sterpaglie in campagna, domani pomeriggio gli esami per ufficializzare l’identità della vittima. Si terranno all’istituto di Medicina Legale di Torrette e verranno eseguiti dal professor Adriano Tagliabracci, incaricato dalla procura di fugare ogni dubbio sulla paternità del corpo trovato sabato pomeriggio a poca distanza dalla tenuta agricola Ara Gaia, in contrada Convento, a Castel d’Emilio. Se gli accertamenti superficiali non dovessero essere sufficienti, si dovrà procedere con l’esame del dna estrapolato dal cadavere. Per la procura il corpo appartiene al proprietario del campo botanico dove è avvenuta la tragedia. Si tratterebbe di Cesare Ricchi, 74enne di Ancona. Stando alla ricostruzione della magistratura, sarebbe morto dopo aver dato fuoco ad alcune sterpaglie. L’incendio si sarebbe propagato a causa del forte vento che sabato ha soffiato su tutta la provincia, dando vita a delle fiamme indomabili. Sul caso, il pm Andrea Laurino ha aperto un fascicolo per omicidio colposo. E’ un’ipotesi di reato iscritta per prassi. Non ci sono infatti indagati e la dinamica della tragedia appare chiara agli occhi degli investigatori.
Tragedia in campagna, muore carbonizzato mentre brucia delle sterpaglie
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati