
E’ rottura al tavolo di trattativa per il rinnovo del contratto nazionale della distribuzione moderna organizzata, «scaduto nel 2019 e atteso da migliaia di lavoratori delle imprese associate a Federdistribuzione». E allora sabato i gruppi che aderiscono all’associazione di categoria scenderanno in strada cone in altre città delle Marche anche a Camerano davanti allo store di Ikea, sostenute dalle sigle sindacali.
«L’associazione imprenditoriale, dopo una lunga e snervante trattativa no stop con i sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs e a distanza di 51 mesi dalla sottoscrizione del primo e ultimo Ccnl di settore, ha manifestato la persistente resistenza nel sottoscrivere accordi contrattuali.Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs» fa sapere una nota delle sigle sindacali, che stigmatizzano a gran voce «l’insofferenza di Federdistribuzione verso i contratti».
Hanno così proclamato una giornata di sciopero nazionale per il prossimo 30 marzo 2024, «attuato mediante l’astensione dal lavoro per l’intero turno di lavoro» e con la realizzazione di «flash mob nei pressi dei punti vendita delle imprese più rappresentative nell’ambito di ciascuna provincia del Paese, nonché delle manifestazioni estemporanee» a livello territoriale. Alla base della mobilitazione «l’irresponsabilità di Federdistribuzione» nel presentare «svariate richieste finalizzate a sabotare diritti e garanzie attualmente contenute con Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro e che le lavoratrici ed i lavoratori della distribuzione commerciale hanno raggiunto a costo di sacrifici e di lotte nel corso degli ultimi decenni».
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