
Panorama su Ancona
C’è anche Ancona tra le 25 città italiane che hanno ufficialmente espresso la propria intenzione di candidarsi a Capitale Italiana della Cultura per l’anno 2028.
La manifestazione di interesse è stata presentata rispondendo all’avviso pubblicato dal Ministero della Cultura.
Il titolo di “Capitale Italiana della Cultura” rappresenta un’opportunità strategica per le città. Il suo scopo è duplice: da un lato, valorizzare e mettere in luce l’inestimabile patrimonio culturale e creativo dei territori; dall’altro, promuovere la creazione di politiche pubbliche innovative che utilizzino la cultura come strumento chiave per la crescita economica, l’inclusione sociale e l’attrattività complessiva del luogo.
Ancona si prepara quindi a sfidare le altre candidate in un percorso che mira a riconoscere e potenziare il ruolo della cultura come motore di sviluppo e benessere per la comunità.
«La candidatura di Ancona a Capitale Italiana della Cultura nasce dalla volontà forte e condivisa di rimettere la cultura al centro della progettualità cittadina – hanno detto il sindaco Daniele Silvetti e l’assessore alla Cultura Marta Paraventi -. È da qui che vogliamo ripartire: dalla capacità di fare visione, di costruire il futuro di Ancona guardando con consapevolezza al suo passato e alla sua identità. Rimettere al centro la cultura significa riconoscere l’anima più autentica di questa città: il suo patrimonio storico, artistico e sociale, ma anche, e soprattutto, la sua profonda e antica vocazione marittima. Ancona è città di porto, di approdi e partenze, di rotte intrecciate e di scambi. È capitale naturale dell’Adriatico, un punto di riferimento che oggi vogliamo far emergere con ancora più forza».
Sindaco e assessore hanno aggiunto che «la nostra proposta parte da un’idea chiara: ridisegnare il futuro di Ancona attraverso ciò che la rende unica. Svelare i suoi segreti, riportarla al centro dell’attenzione nazionale e internazionale, superare quella patina di anonimato sedimentata negli anni, e costruire, intorno alla cultura, una nuova centralità cittadina. Vogliamo che Ancona torni ad avere un’immagine definita, forte, riconoscibile: un brand culturale, che rifletta la sua identità storica e il suo sguardo verso il futuro. Questo percorso non riguarda solo la cultura in senso stretto. La candidatura è anche un’occasione per creare sinergie tra tutti i settori della città: dall’economia alla formazione, dal turismo alla sostenibilità, fino all’impresa e alla rigenerazione urbana. È un progetto che si fonda sul coinvolgimento attivo di tutta la comunità: istituzioni, operatori, associazioni, cittadini. Questa candidatura – hanno concluso – è già un’opportunità storica. Sarà un’occasione di studio, di confronto, di visione, e getterà le basi per lo sviluppo culturale e identitario di Ancona nei prossimi decenni. Crediamo profondamente in questo cammino e nel valore che potrà generare per la città, oggi e domani».
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