«Asso, i disciplinari aggiornati dal 2014
porteranno 555mila euro dal Comune
ma serve anche taglio di alcune spese»

OSIMO – Lo sostiene il gruppo consiliare di minoranza ‘Progetto civico Osimo 2030’ che in aula ha ribadito come sia necessario un piano di razionalizzazione e un’analisi attenta su come viene gestita l’azienda speciale comunale

Il gruppo consiliare Progetto civico Osimo 2030

 

Approvato nell’ultimo Consiglio comunale il consuntivo 2024 della Asso e il bilancio previsionale 2025-2026-2027 della stessa azienda speciale del Comune di Osimo, il gruppo consiliare di minoranza ‘Progetto civico Osimo 2030’ ricorda in una nota che «se c’è un amministrazione che ha tutelato i lavoratori della Asso è sicuramente l’amministrazione Pirani. In particolare il Cda presieduto da Ginnetti ha operato per sistemare le irregolaritá ereditate dalla precedente gestione: sono stati assunti gli addetti mensa resisi necessari, a seguito delle irregolarità rilevate dall’ispettorato del lavoro nell’utilizzo per tale funzione di volontari di un associazione comunale remunerati con rimborso spese, in violazione delle norme, per i quali la Asso. ha subito un contenzioso molto oneroso con gli enti previdenziali. Sono state inquadrate in maniera corretta le educatrici che erano ingiustamente inquadrate nell’area amministrativa e che dal 2019 lamentavano questa situazione. Altro che spese senza copertura, tutte le azioni sono state condotte per riparare a scelte dei precedenti Cda a nomina Pugnaloni, che, se non risolte avrebbero potuto generare scenari peggiori».

I consiglieri comunali di Progetto civico Osimo 2030 spiegano inoltre che si sarebbero aspettati «un cambio drastico con il passato che ha portato sino a queste situazioni di criticità. La sindaca Glorio invece, nella sua apparentemente candida maniera di fare le cose, ha immediatamente provveduto a rinominare lo stesso presidente che aveva già ricoperto la carica con l’amministrazione Pugnaloni, rimettendo di fatto al proprio posto chi aveva ben gestito Asso. negli ultimi anni, portandola a questi livelli. Come gruppo consiliare abbiamo invece votato a favore dell’adeguamento dei disciplinari da parte del Comune a favore della Asso., con senso di responsabilità che va oltre la politica, come è giusto che sia. Occorre sottolineare un aspetto importante: i disciplinari erano fermi dal 2014 e mai adeguati in 10 anni. Non si puó gestire una societá senza alcuna programmazione, conoscendo in partenza gli squilibri e senza mai intervenire in modo strutturale, accumulando problemi per anni e salvando di volta in volta il pareggio di bilancio con interventi spot del socio Comune. Come specificato dai nostri interventi in Consiglio, gli adeguamenti dei disciplinari che porteranno 555 mila euro in più all’anno di risorse dal bilancio comunale al bilancio della Asso., devono essere necessariamente accompagnati dal taglio e dalla razionalizzazione di alcune spese all’interno dell’azienda, con un’analisi attenta a come questa viene gestita, come sempre sostenuto dalla giunta del sindaco Pirani».

«Il Comune provvederà pertanto ad immettere i doverosi denari nella Asso. per il 2025 e per gli anni a venire (a testimonianza del fatto che il problema 2024 non era imputabile all’amministrazione Pirani) senza peró stimolare chi gestisce l’azienda ad una migliore e più oculata gestione. Quasi come a dire: tranquilli che il Comune, coi soldi di tutti cittadini, provvede sempre. Voi gestite come meglio credete. Noi continueremo a vigilare affinchè tutte le scelte vengano fatte con trasparenza e nella tutela dell’interesse pubblico, della azienda e dei lavoratori» conclude la nota di Progetto civico Osimo 2030.

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