Turni massacranti per gli autisti, mezzi fermi e corse annullate. E’ tornata al centro del dibattito consiliare la situazione critica che sta vivendo Conerobus, l’azienda che gestisce il Tpl per Ancona e provincia. A domandare stamattina in aula come l’Amministrazione sta approcciando «il problema di funzione al di là del piano Industriale di cui ancora non c’è traccia, perché la situazione sembra essere fuori controllo», è stata Mirella Giangiacomi. La consigliera del Pd ha interrogato il vice sindaco Giovanni Zinni che ha subito smentito di tagli a corse e linee per gli studenti di Ancona. «Non possiamo sopprimere le linee del trasporto pubblico locale perché c’è un contratto di servizio mediato da Regioni Marche con Atma e il gestore. Con la rimodulazione del piano corse, abbiamo modificato con il numero di corse in base alla frequenza della linea. Non abbiamo tolto autobus agli studenti perché il lavoro è stato fatto sulla tipologia di fascia oraria. Abbiamo una fascia pre-mattinale, una fascia di picco mattinale, una fascia di morbida, una fascia di pomeridiana e una fascia di serale. Nella linea 1/4 le fasce premattinali e il picco mattinale è immutato con frequenza ogni 6 minuti come il picco pomeridiano con l’uscita scuola degli studenti e del mondo del lavoro completamente immutato con frequenza ogni minuti. E’ stat cambiata la fasci di morbida (ore 9-12, ore 14.30-19) per risparmiare sono qualcosa. Sono quelle meno utilizzate da lavoratori e studenti. Anche la serale ha avuto un diminuzione di corse ch aumentano solo l’attesa del mezzo da 8 a 10 minuti».
Zinni ha chiarito inoltre che queste modalità sono state applicate anche alle linee 2, 3, 22, 21, 30, 91, 92 e 93 per la circolare destra e sinistra, per la linea 42, 43, 44. «In previsione del piano di ristrutturazione – ha ribadito – il piano corse è uno degli elementi cardine. A me dispiace se alcuni cittadini hanno un calo di offerta però deve essere anche chiaro per rispetto a tutta una città e alle tasse che vengono pagate dai cittadini che finiscono anche nelle nostre aziende partecipate di fatto, che se un autobus della morbida ha 2 persone a bordo è un costo che sacrifica l’azienda. Va impattare sui costi dell’azienda va a disallineare cosi ricavi dell’azienda, va a portare ogni corsa dell’azienda essere in perdita anche se fosse completamente efficientato un sistema di controllo della bigliettazione e di prevenzione all’evasione. Iniziamo a essere tutti un po’ più seri e ce la smettiamo di fare la campagna elettorale su Conerobus, a creare lo show su Conerobus e diamo il tempo a questa azienda attraverso questo difficile piano di ristrutturazione che andrà a mettere in campo di fronteggiare quei milioni e milioni di euro di debito esistente. Oltre a riallineare i costi e i ricavi, devo pagare i buffi come si dice ad Ancona e dobbiamo mettere l’azienda nelle condizioni di pagali senza toccare i lavoratori. Voi capite la complessità dell’operazione. Ma siamo nella giusta direzione e ci assumiamo la responsabilità politica».
La consigliera Giangiacomi ha fatto osservare che dopo 2 anni di governo cittadino «ad oggi noi non abbiamo un piano industriale, ad oggi sono stati ridotti i turni rispetto al 2024, il personale viaggiante è sfinito e stressato.- ha rimarcato – Oggi la situazione è che ci sono studenti che non riescono ad entrare nei bus, che su alcune linee le percorrenze sono ridotte e dall’aeroporto sono state tagliate le navette senza dire niente e gli utenti hanno preso il taxi. Ci sono disservizi e lamentele. Lei assessore vive una realtà fantasiosa – ha osservato la consigliera dem e credo che bisogna essere seri: continuare ad attaccarsi al discorso del passato del passato è un bell’alibi ma poi finisce. Dovete capire che chi vive il disagio sono persone fragili perché ogni cittadino ha il diritto di utilizzare il sistema pubblico locale. Ha una pericolosa impressione quella che si stia cercando addirittura di mettere in tpl in condizioni di dover essere svenduto, Chissà che non ci siano appetiti intorno a noi per acquisire Conerobus quando sarà ridotta a pezzi. Fateci capire qual è il vostro piano industriale». Nel coro della seduta coiliare stamattina sono state approvati i punti relativi al debito fuori bilancio sulla imposta per la pubblicità e all’esproprio di Posatora, già discussi in commissione.
(Redazione CA)
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