«L’auditorium ex Concerto non era
già a norma e adesso hanno cancellato
anche la programmazione di film»

OSIMO – L’ex sindaco Francesco Pirani, consigliere comunale d’opposizione, replica alle affermazioni della sindaca Michela Glorio sulle condizioni in cui versa la sala multimediale inaugurata a maggio 2024. «Se una città come la nostra non ha un cinema (noi l’avevano attivato al teatro la Nuova Fenice), i bagni pubblici decorosi ed aperti la notte, un impianto di risalita (su cui tutto tace) per arrivare in centro, come possiamo pretendere che i commercianti investano nelle loro attività e che i cittadini vadano in centro storico?»

Francesco Pirani

 

«E’ vero che un sindaco e la sua amministrazione ha le chiavi della città, ma da qui ad utilizzare tutto il mazzo per vedere se le finestre degli edifici pubblici sono chiuse, le luci accese e non so cosa d’altro, ce ne passa». L’ex sindaco e attuale consigliere comunale d’opposizione Francesco Pirani replica, in lungo post pubblicato sui social,  alle dichiarazione della sindaca Michela Glorio, ieri in Consiglio comunale,  sulle condizioni in cui versa l’auditorium-cinema Concerto dopo la chiusura di un anno. «E’ piuttosto evidente che non si trattava solo di spostare un maniglione antipanico, come più volte detto dalla sindaca Glorio in campagna elettorale, ma c’è qualcosa di molto più imbarazzante. – riepiloga Pirani che fa parte del gruppo consiliare Progetto civico Osimo 2030 – A inizio maggio 2024, amministrazione Pugnaloni, alla presenza di autorità civili, religiose e militari, allietati dalla banda cittadina, si tiene la cerimonia di inaugurazione del nuovo Cinema Concerto, dopo 15 anni di attesa dall’ultimo film proiettato in città. Va da sé che, se inauguri un’opera pubblica, dovresti farlo con tutte le carte in regola ed i lavori completamente realizzati, ma la campagna elettorale era iniziata e quindi bisognava far vedere che qualcosa era stato realizzato».

Lauditorium- cinema Concerto di via San Francesco a Osimo (foto d’archivio)

Pirani ricorda che« di fatto mancavano molte delle finiture in sala, il bagno, oltre il maniglione, non era a norma, la rampa per le sedute, oltre che essere ripida come la salita per il San Vicino, non aveva i presidi per agevolare l’arrampicata in sicurezza, la normativa per i portatori di disabilità non rispettata, il foro fra la sala proiezione e la sala visione mancante (trattasi di muro portante, quindi un intervento non banale e da fare in estrema sicurezza). Chi, inoltre, ha avuto la malasorte di partecipare a qualche incontro o dibattito in quel breve periodo, l’ha fatto con un locale inaugurato ma non a norma e con l’atroce pena di restare seduto su delle poltroncine che definire scomode è una cortesia. Sempre ieri abbiamo appreso che le suddette poltroncine verranno sostituite con un modello più confortevole (e con le vecchie, ma di fatto nuove, che ci facciamo…? Perché non sono state valutate prima?), il bagno verrà messo a norma, del buco per le proiezioni nessuna notizia, che il rispetto delle norme verrà adempiuto e che, cosa fra il comico e grottesco, la responsabilità dei problemi è dell’amministrazione Pirani perché non utilizzandolo (ribadisco che non è a norma) non si è accorta di infiltrazioni d’acqua piovana che hanno fatto sviluppare muffe sui muri».

Per l’ex sindaco di Osimo ora «serviranno altre risorse, probabilmente altri 150.000 euro che faranno costare l’opera oltre il milione. Soldi pubblici. Ma il fatto reale è un altro. I lavori sono stati fatti male, non a norma, incompleti nonostante l’inaugurazione ed ancora nessuna speranza di apertura.- ribadisce Francesco Pirani – Nel frattempo, l’amministrazione Glorio ha ben pensato di cancellare la programmazione di film che da dicembre 2024, visto il non possibile utilizzo del cinema Concerto, si teneva al Teatro la nuova Fenice e che, realmente, ha costituito la ripresa delle proiezioni di pellicole ad Osimo dopo 15 anni e che tantissimi cittadini hanno avuto modo di apprezzare in quei mesi. Non basta dire facciamo ripartire Osimo, gli slogan lasciamoli alle campagne elettorali. Se una città, o ancora un paese, come Osimo non ha un cinema, i bagni pubblici decorosi ed aperti la notte, un impianto di risalita (su cui tutto tace) per arrivare in centro, come possiamo pretendere che i commercianti investano nelle loro attività e che i cittadini vadano nel nostro bel centro storico?»

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page




X