«Venerdì 10 ottobre il Comitato spontaneo Aria Nostra – Ancona presenterà al Sindaco di Ancona formale richiesta per indire un referendum che miri ad abrogare la norma del Piano regolatore cimiteriale, introdotta con Deliberazione del Consiglio Comunale n. 123/2007, che prevede la localizzazione dell’impianto di cremazione all’interno del cimitero di Tavernelle».
A renderlo noto è Simone Spina, del Comitato Aria Nostra – Ancona, che spiega come «Questa ulteriore iniziativa si è resa necessaria in considerazione della incomprensibile ostinazione – viene detto – del Comune di Ancona a procedere con la realizzazione di un’industria insalubre di 1^ classe ( ovvero un inceneritore) all’interno del popoloso quartiere di Tavernelle. Il sindaco di Ancona – afferma – non ha inteso ascoltare 4.196 cittadini residenti che hanno sottoscritto una petizione con cui chiedevano di ripensare (ovvero sospendere) la decisione assunta dal Consiglio Comunale a novembre 2024 con cui è stato dato l’avvio alla realizzazione dell’opera».
Il Comitato «ha già provveduto ad inoltrare a tutti gli enti con cui si è già confrontato in audizione, ovvero all’Amministrazione Comunale, alla Regione, al Prefetto, alla Provincia, una richiesta di revoca in autotutela degli atti fin qui assunti. Ha, inoltre, formalmente informato il Ministero dell’Ambiente e della Salute e, nuovamente, il Prefetto, delle gravi criticità legate al progetto della Giunta Silvetti».
Infine, « il Comitato Aria Nostra reputa indispensabile sottoporre alla cittadinanza, il quesito referendario concernente l’abrogazione della norma del Piano regolatore cimiteriale, approvato nel 2007 (quando le conoscenze su questo tipo di impianti erano sostanzialmente sconosciute), che prevede la localizzazione dell’impianto di cremazione all’interno del cimitero di Tavernelle».
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