Parco commerciale La Coccinella:
il Comune parteciperà
all’asta per acquistarlo

OSIMO – Ieri la Sala Gialla ha autorizzato con voto unanime la Giunta a partecipare alla vendita ad incanto del fallimento Cosmo che a breve si svolgerà al Tribunale di Fermo per acquisire al patrimonio comunale gli immobili di via Molino Basso e anche un secondo edificio a Osimo Stazione da trasformare in centro sociale. Approvate anche l’ultima variazione di bilancio 2025 e la mozione sulla piscina comunale

Il parco commerciale La Coccinella di Osimo, quando ospitava ancora negozi (archivio)

Punta a rilevare gli immobili del parco commerciale Coccinella il comune di Osimo, partecipando all’asta che dovrebbe tenersi tra poche settimane al tribunale di Fermo. Nel tardo pomeriggio di ieri il Consiglio comunale di Osimo ha autorizzato con voto unanime la Giunta a partecipare all’asta per acquisire gli immobili del parco commerciale Coccinella e un secondo immobile a Osimo Stazione. La decisione è stata preceduta dall’approvazione di una variazione di bilancio, l’ultima del 2025, che ha stanziato 427.000 euro complessivi proprio per affrontare questa operazione. Gli immobili all’asta oggetto d’interesse sono nel dettaglio gli spazi di 494 mq nel parco commerciale Coccinella di via Molino Basso e un locale di 150 mq a Osimo Stazione,, sopra il Play Park, quest’ultimo allo stato grezzo e destinato a diventare un futuro centro sociale per la frazione, oggi invece caratterizzato da situazioni di degrado e occupazioni abusive.

Mauro Pellegrini

«Il Comune è creditore della procedura fallimentare Cosmo per circa 800.000 euro. – ha spiegato in aula l’assessore al bilancio, Mauro Pellegrini – Le basi d’asta sono di circa 273.000 euro per il lotto Coccinella e circa 47.000 euro per l’immobile di Osimo Stazione. Al momento in bilancio troviamo una somma complessiva che non è distinta per i due interventi. Poi successivamente nell’immediatezza della partecipazione all’asta, ci sarà un atto di indirizzo. Qualora ci fosse la necessità di fare rilanci, lo faremo appunto separatamente. I massimali d’offerta saranno quindi stabiliti dalla Giunta in un atto successivo, e non sono ancora stati resi pubblici per ragioni di riservatezza». L’assessore Pellegrini ha definito «imminente» la partecipazione all’asta, prevedendo l’adozione dell’atto di Giunta intorno alla metà di dicembre. In caso di aggiudicazione, una parte della cifra spesa rientrerebbe al Comune attraverso il riparto del passivo fallimentare. Gli immobili di via Molino Basso sono già completi di impianti ed idonei ad accogliere le future funzioni richieste dall’Amministrazione, contribuendo al potenziamento delle strutture già di proprietà dell’ente.

Mihela Staffolani

Tutti i consiglieri comunali, anche quelli dei gruppi di minoranza hanno espresso voto favorevole, ritenendo l’acquisizione una possibilità importante per ampliare il patrimonio comunale e dare nuova vita a immobili oggi inutilizzati. Quelli del gruppo Progetto civico Osimo 2030 (Matteo Sabbatini e Francesco Pirani) hanno auspicato che gli spazi della Coccinella possano essere destinati a funzioni socio-sanitarie, come chiesto con una mozione. I consiglieri di FdI, per voce della capogruppo Michela Staffolani, hanno sollevato alcune perplessità sostenendo che avrebbero preferito vedere chiarita più esplicitamente, già nella delibera, la destinazione futura degli immobili e i costi necessari per completare il locale grezzo di Osimo Stazione. Tuttavia la richiesta della cittadinanza e l’opportunità di riqualificare le aree hanno suggerito di votare verso il sì.

Eliana Flamini

Diversi consiglieri di maggioranza (Eliana Flamini e Cristiano Pirani del Pd con Marika Mengoni della lista Michela Glorio Sindaco) hanno orientato gli interventi sul valore dell’investimento in un’ottica di rigenerazione urbana, riduzione del consumo di suolo e aumento degli spazi per attività sociali, culturali e intergenerazionali. È stato anche proposto di prevedere piani alternativi nel caso l’asta non andasse a buon fine, viste le necessità crescenti di nuovi spazi. Prima del voto la sindaca Michela Glorio ha detto di concordare con Francesco Pirani sulla coonvenienza di acquistare immobili già pronti o quasi pronti perchè consente «di risparmiare tempo e risorse»  rispetto alla costruzione ex novo. La sindaca ha confermato la volontà di ampliare il patrimonio comunale con edifici subito utilizzabili, per rispondere ai bisogni crescenti della città.

Michela Glorio

In precedenza l’assessore Pellegrini aveva anche illustrato tutte le altre voci della variazione al bilancio di previsione 2025-2027. La principale entrata riguarda una transazione con Fotosolar, che porta nell’erario 100.000 euro nel 2025, 100.000 euro nel 2026 e un canone annuo di 50.000 euro come diritto di superficie. Una parte delle somme (circa 15.000 euro) compensa vecchie fatture pregresse del Comune. Si inoltre registra un contributo Miur per circa 69.000 euro. Sul lato delle spese, vengono integrati 15.000 euro per spese legali e 43.000 euro per spese relative all’affido di minori in comunità o strutture residenziali. Nella parte investimenti aumentano di 200.000 euro i fondi destinati al Palascherma, per adeguamenti legati alla revisione dei prezzi, mediante ampliamento del mutuo. Vengono aggiunti 20.000 euro per spese tecniche relative all’intervento in via Falcone e 30.000 euro per contributi destinati a interventi nelle chiese del territorio.

La vecchia insegna del parco Commerciale La Coccinella’ di Osimo (archivio)

Nel corso della seduta consiliare è stata infine approvata anche una mozione, emendata dalla maggioranza, presentata dal consigliere Matteo Sabbatini (Progetto civico Osimo 2030) per chiedere una proroga tecnica della gestione della piscina comunale fino al 30 giugno 2026, per evitare interruzioni durante l’anno sportivo che non coincide con l’anno solare. La minoranza ha proposto inoltre che il nuovo bando sia pluriennale, per consentire investimenti strutturali da parte del futuro gestore. La maggioranza osimana ha presentato un emendamento che integra il percorso già avviato dall’amministrazione con richiamo della determina di luglio 2025 che ha affidato la procedura alla stazione appaltante del comune di Falconara, in previsione di un bando entro il 31 dicembre 2025, eventuale proroga tecnica (solo strettamente necessaria), e successivo ricorso a una procedura di project financing per una gestione pluriennale. Dopo il dibattito, la mozione così modificata è stata approvata con 15 sì (quelli di maggioranza)  su 23 votanti.

(m.p.c.)

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