Nella seduta della Giunta comunale dell’11 dicembre 2025, è stato approvato in via definitiva il Progetto di Fattibilità Tecnico-Economica relativo ai lavori di riparazione dei danni e di miglioramento sismico di Palazzo Chiavelli e del Ridotto del Teatro Gentile, edifici gravemente colpiti dagli eventi sismici del 2016. L’intervento rientra nel quadro della ricostruzione pubblica e rappresenta una fase fondamentale per restituzione a Fabriano di uno degli edifici più rappresentativi del centro storico di Fabriano. A seguito delle attività di progettazione e delle indagini specialistiche, l’Ufficio Speciale Ricostruzione della Regione ha espresso parere favorevole di congruità tecnico-economica, definendo un quadro economico aggiornato dell’opera pari a 3.663.300 euro.
Il progetto prevede interventi di consolidamento strutturale e miglioramento sismico finalizzati a ripristinare la piena funzionalità degli spazi e a garantire adeguati livelli di sicurezza, nel rispetto del valore storico e artistico dell’immobile. L’approvazione del Progetto di Fattibilità Tecnico-Economica consente ora di procedere alla fase successiva, ovvero alla progettazione esecutiva, già affidata al Raggruppamento Temporaneo di Professionisti incaricato. «L’approvazione di questo progetto rappresenta un passaggio decisivo nel percorso di ricostruzione post sisma e nella restituzione alla città di un luogo che è parte della sua identità istituzionale e culturale», dichiara in una nota il sindaco Daniela Ghergo. «Palazzo Chiavelli e il Ridotto del Teatro Gentile non sono solo edifici, ma spazi di vita pubblica, di cultura e di comunità, la cui riapertura in sicurezza è un obiettivo strategico per Fabriano». «Si tratta dell’intervento della ricostruzione post sisma 2016 più simbolico», dichiara l’assessore alla Rigenerazione Urbana Lorenzo Vergnetta, «perché Palazzo Chiavelli, oltre a essere il cuore della nostra città, è anche il simbolo del palazzo comunale. Restituire questo edificio alla comunità è un obiettivo che questa amministrazione ha coltivato sin dal suo insediamento».
L’assessore ripercorre quindi l’iter tecnico-amministrativo che ha condotto all’approvazione del progetto, un percorso lungo e articolato avviato all’inizio del 2023, che ha incluso l’affidamento degli incarichi tecnici, la definizione del piano di indagini e la conseguente approvazione da parte della Soprintendenza, l’esecuzione dei saggi stratigrafici, delle indagini geotecniche e geomeccaniche, nonché delle indagini conoscitive sui materiali e sugli elementi strutturali. Tutti gli esiti delle prove sono stati recepiti nel progetto di fattibilità, successivamente trasmesso alla Soprintendenza per l’autorizzazione, quindi sottoposto alle procedure di verifica previste dalla normativa vigente. A conclusione di tali passaggi, il progetto è stato approvato in linea tecnica per consentire la richiesta all’Ufficio Speciale Ricostruzione della valutazione di congruità e della copertura finanziaria, pervenuta in data 9 dicembre 2025. «Ora siamo agli adempimenti conclusivi», prosegue Vergnetta. «Sulla base del progetto di fattibilità approvato, i progettisti procederanno all’elaborazione del progetto esecutivo, che si auspica di ricevere nel mese di gennaio. Completati i passaggi necessari, si arriverà quindi al decreto di finanziamento e all’avvio delle procedure di gara, con l’obiettivo di iniziare i lavori per la metà del 2026».
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