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Immobili vuoti:
nessuna chance per Ancona,
la sentenza di Mario Breglia

DIBATTITO - Il fondatore di "Scenari immobiliari", nell'incontro alla biblioteca Amatori dedicato al Mercato delle Erbe, traccia un quadro impietoso della città. Pallida possibilità di vendita solo per l'ex palazzo della Provincia. Decoro urbano il punto principale da cui partire per rilanciare il centro

Da sinistra, Antonio Roversi, presidente di Vista Mare, il professore Franco Amatori e Mario Breglia, fondatore di Scenari immobiliari

L’incontro sul progetto di riqualificazione del Mercato delle Erbe alla biblioteca Amatori

 

di Agnese Carnevali

L’ex palazzo di vetro, l’unico edificio ad avere una minima possibilità immobiliare. Nessun futuro per Galleria dorica (un cadavere immobiliare) e nuovo Mercato delle Erbe di difficile realizzazione con i commercianti al suo interno. Mario Breglia, fondatore della rivista e del gruppo “Scenari immobiliari” non dà chance al progetto Centro Città di Vista Mare (leggi l’articolo), presentato di nuovo alla biblioteca Amatori di Ancona nei dibattiti del sabato del professore. Ma dà merito all’associazione guidata da Antonio Roversi di avere «una visione d’insieme che è la parte importante di questo progetto».

IL MERCATO IMMOBILIARE DI ANCONA

L’analisi dell’esperto sulla situazione immobiliare della città è impietosa. Una visita ad Ancona in mattinata, nei luoghi interessati dal progetto di Vista Mare, ed una serie di numeri e statistiche messe insieme dall’esperto i dati alla base delle argomentazioni di Breglia, che si definisce un «medico delle operazioni immobiliari. Facciamo consulenza a quelle istituzioni pubbliche e private che vogliano fare un bagno di realtà rispetto a questo tema».

Ecco dunque il “bagno di realtà”. «Negli ultimi 17 anni il mercato immobiliare di Ancona si è contratto del 50 per cento. Nel 2000 si vendevano 1450 case all’anno, salite a 2 mila, per poi crollare al dato attuale di mille – illustra l’esperto -. Il valore degli scambi è passato da 400 milioni a 190». E non va meglio per il settore degli uffici e dei negozi. «Di 8 mila metri quadrati di uffici comprati o affittati si è passati dal 2000 ad oggi a 3500. Nel centro storico il mercato dei negozi si è dimezzato». Finita l’analisi, la sentenza: «Non c’è nessuna aspettativa che in questi tre mercati ci siano riprese a medio termine e credo che difficilmente gli imprenditori spendano sui progetti della città». Dal suo giro in città, salva solo un immobile, l’unico ad avere la minima possibilità di attrarre investimenti: l’ex palazzo della Provincia per il quale non vede altro futuro che quello di un parcheggio. Nessun futuro immobiliare per la Galleria dorica. «Un tema di morte come per tutte le altre città italiane».

E il Mercato delle Erbe? Breglia è negativo anche su questo. «Ho parlato stamattina con uno dei pescivendoli che hanno il banco lì, non credo sia facile trovare una strada di mediazione con i commercianti».

DECORO E VISIONE D’INSIEME, I CARDINI PER RIPARTIRE SECONDO BREGLIA

Dunque, non resta che la rassegnazione? «Da utente provvisorio direi che la prima cosa da fare è dare un’idea di decoro urbano, trasformare questa grande isola pedonale in maniera più omogenea. Per dare nuova linfa alle città è necessario viverle il più a lungo possibile durante l’intera giornata, questo significa, innanzitutto, rendere i luoghi gradevoli, puliti, sicuri».

Insomma ripartire dalle basi. E i grandi progetti? «Vista Mare ha il grande pregio di aver dato una visione d’insieme della città. Un aspetto molto importante». Quella visione che Breglia non sembra scorgere nelle parole del sindaco, Valeria Mancinelli, che nel suo intervento ha ribadito la volontà e la necessità di procedere per atti singoli. Questo il nodo cruciale che divide il sindaco da Vista Mare sul Mercato delle Erbe (leggi articolo).

L’intervento del sindaco Valeria Mancinelli

L’INTERVENTO DEL SINDACO

«Il mercato immobiliare è quello descritto, il che significa però non significa che non ci sono possibilità, si vendono metà case ma una metà si vendono. Questo vuol dire però che non possiamo non cogliere anche le opportunità singole che ci si presentano, perché se un imprenditore è interessato alla sola Provincia non ce lo possiamo lasciare sfuggire – afferma Mancinelli -. Che siano quelli indicati da Vista Mare i luoghi da recuperare è un’ovvietà e su quelli stiamo lavorando. Sulla Provincia – illustra – abbiamo aspettato due anni per metterla in vendita perché qualcuno sperava di convincere il ministero di Giustizia a farci la cittadella giudiziaria, cosa esclusa definitivamente dal ministero. Lasceremo la massima libertà negli usi e destinazioni. La Galleria dorica – aggiunge ancora – è privata, non possiamo intervenire direttamente sulla manutenzione, ma siamo riusciti a trovare un accordo con i 7 condomìni che insistono lì e con i 45 proprietari. Piazza Pertini si sta lavorando già ad un’ipotesi di copertura della piazza di concerto anche con il gestore del park che vanta diritti anche sulla superficie esterna. Per il Mercato delle Erbe – conclude il sindaco – prima di fare il bando abbiamo avuto diversi incontri ed il bando vuole essere un modo anche per raccogliere i suggerimenti degli imprenditori per arrivare alla definizione del progetto». Un’analisi che non ha convinto Mario Breglia. «Un’idea di come sistemare questi immobili e di che funzioni debbano svolgere occorrerebbe averla».

La sala piena della biblioteca Amatori

 

 

 

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