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Non solo Mercato delle Erbe,
Vista Mare rilancia
il centro dei desideri

ANCONA - Il bando di concessione del mercato accende il dibattito. L'associazione ripropone nelle ventrine della galleria Dorica il progetto commissionato allo studio di architetti Aka. Piazza Pertini, ex Provincia, arredo urbano verde e parcheggi. E' questa la città che chiedevano

Interno del Mercato delle Erbe in una foto di Giusy Marinelli

 

di Emanuele Garofalo

Non solo Mercato delle Erbe. Ex Palazzo della Provincia, piazza Pertini, un arredo urbano verde, un diverso modo di vivere e valorizzare l’asse che incrocia corso Garibaldi, le spine dei corsi, passando per la galleria Dorica e piazza Roma. Ecco cosa avevano in mente gli imprenditori e gli architetti coinvolti da Vista Mare, quando un anno fa si è iniziato a discutere del recupero del Mercato delle Erbe di corso Mazzini. Il bando pubblicato dal Comune per la gestione del contenitore liberty ha riacceso il dibattito. E già sono arrivate le prime critiche (leggi l’articolo), come quelle di Simone Boari (Rosa) e Gabriele Capannelli (Bontà delle Marche), oppure come le parole di Antonio Roversi (leggi l’articolo), il titolare dell’azienda agricola Del Carmine. “Avevamo proposto una soluzione di insieme per il centro città” spiega Roversi. Il Comune invece si è limitato al Mercato, cercando un investitore disposto a metterci 1,5 milioni di euro per la ristrutturazione, in cambio della concessione trentennale. Vista Mare torna dunque alla carica con il suo progetto, affidato allo studio di architetti Aka e presentato lo scorso dicembre. Il piano sarà di nuovo esposto e reso visibile al pubblico in una vetrina della Galleria Dorica proprio in questi giorni, di fronte a Nova, dopo essere stato ospitato dallo showroom dell’architetto Ribighini.

In rosso, i percorsi e i contenitori da valorizzare secondo il progetto promosso da Vista Mare

Il mix di funzioni per l’ex Palazzo della Provincia

Prima di tutto, l’idea della trasversalità, che unisce i quattro contenitori: Mercato, Palazzo della Provincia, Galleria Dorica e piazza Pertini. Quindi illuminazione coerente e arredo urbano distintivo, centrato soprattutto sul verde e sulle piante. Già questo primo punto è stato messo a dura prova dalle nuove isole tecnologiche di corso Garibaldi.
Per il Mercato delle Erbe, la vocazione deve restare il commercio, con il primo piano dedicato alla enogastronomia di qualità e ai prodotti tipici, collegato con il commercio della Galleria Dorica, ad iniziare da una maggiore apertura del Mercato verso il fronte di corso Mazzini, e qui una prima idea era di rendere di nuovo visibili tutte le vetrate della struttura liberty al piano terra. Ex Palazzo della Provincia: “non una astronave che piomba al centro della città e rimane chiusa in se stessa, ma una parte dello spazio pubblico” avevano spiegato gli architetti dello studio Aka. Quindi, la proposta era un mix di funzioni, con un primo piano dedicato al commercio a fare da collegamento pedonale tra piazza Pertini e piazza Roma, una passeggiata pubblica che permette di ricucire l’area pedonale. L’idae è quella di un contenitore “multistrato”: parcheggio, basamento commerciale, direzionale, hotel e ristorante con terrazza panoramica. Di nuovo, sono speranze che rischiano di rimanere disattese, se avverrà il trasferimento degli uffici giudiziari proposto dalla Corte d’Appello (leggi l’articolo). Nel passaggio tra piazza Pertini e piazza Roma, andrebbe sfruttato anche il percorso sotterraneo, che corre dal palazzo del Rettorato al Cobianchi dell’Informagiovani.

Ex Palazzo della Provincia nello studio degli architetti Aka

Infine, la madre di tutti gli spazi in crisi di identità: piazza Pertini. Il progetto prevede una copertura tecnologica, un misto di verde e materiali trasparenti, pochi pilastri, che non chiuda la piazza, ma permetta di essere sfruttata per le attività sportive, le esposizioni, il mercato all’aperto. Su via San Martino, una quota di parcheggi a raso, idea questa che è stata ripresa dalla giunta e portata in discussione con M&P e con ParkItalia, la società che gestisce lo Stamira.
Eccolo il mix di parcheggi, qualità architettonica, commercio e arredo urbano che secondo gli imprenditori coinvolti da Vista Mare avrebbe portato un rilancio del centro città e che li avrebbe convinti anche ad investire. Se invece ci sarà solo da sborsare per rimettere a nuovo il Mercato delle Erbe, loro non ci stanno. Così il dubbio è che alla scadenza del 4 aprile, non ci sarà nessuno a farsi avanti per gestire e recuperare il contenitore liberty di corso Mazzini.

 

 

 

La proposta per piazza Pertini

 

 

 

La copertura di piazza Pertini

 

Il recupero del verde come arredo urbano

 

Lo studio dei contenitori e l’idea di “trasversalità”

 

Lo studio dei contenitori

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