facebook rss

Casa delle Culture
compie 10 anni
e diventa sempre più grande

ANCONA - Spazi rinnovati negli arredi, nei servizi ed un cartellone delle iniziative ancora più ricco: stagione Lab 2017, “Scatti in Biblioteca”, progetto reportage “Ankonistan” con Wu Ming 2, workshop per l’eco-sentiero “Direzione Conero”. Il progetto è maturato, premiato dai bandi di finanziamento e dalla raccolta fondi

Sala polifunzionale della Casa delle Culture

di Giampaolo Milzi

E’ la Casa delle Culture, delle culture al plurale, dove l’altro da sè è un valore aggiunto. E quindi l’adrenalinico team che quest’anno spegne 10 candeline dalla fondazione di questo spazio iper aperto e ultra fruibile, rivolto ad anconetani e non, lo ribattezza anche “hub”, tipo un grande terminal portuale, ad Ancona, collettore di iniziative e progetti dei sette mari. Da mercoledì il fabbricato dell’ex Mattatoio comunale di Vallemiano – da qualche mese rimesso a nuovo e reso più funzionale e confortevole, con nuovi arredi, oltre agli spazi “co-office-studio” e “area break per spuntini e drink” – compie l’ennesimo passo avanti in quella che nel 2007, anno di apertura, sembrava un’impresa molto difficile e avventurosa. Ora diventa un’impresa culturale nel vero senso del termine, solida, forte dell’aver incamerato i fondi del progetto “Funder 35” – l’impresa culturale che cresce” (finanziato da 18 fondazioni private). Proprio grazie alla vittoria di questo bando, Casa delle Culture è stata selezionata dalla Regione Marche
tra le migliori aziende giovanili di settore nell’ambito di un altro progetto, il CdC Uploaded. E stamattina, nel corso di una conferenza stampa, ha mostrato ciò che sta uscendo dal suo cantiere sempre più propositivo, creativo e coinvolgente. In sintesi: l’avvio della nuova stagione “Lab”, cioè il calendario di corsi, laboratori e seminari curati promossi dalle 15 associazioni socie della Casa e dai suoi tanti soggetti collettivi amici (dal teatro alla danza, dai fumetti ai giochi creativi per bambini, fino alle conferenze, solo per fare alcuni esempi); l’entrata nel vivo della fase conclusiva del percorse verde che proprio dal quartiere di Vallemiano si inoltra nel cuore del Parco del Conero; a marzo l’avvio del tour collettivo di narrazione audiovisiva “Ankonistan”; il consolidamento dell’iniziativa foto-mostra “Scatti in Biblioteca” e il potenziamento e il rilancio della stessa area Biblioteca. Tanta sostanza e occasioni di fare cultura dal basso, attraverso uno stile di partecipazione democratica che si configura come una grande porta di accoglienza cittadina, “aperta in modo crescente e costante a persone, sinergie e idee” ha sottolineato ieri in conferenza stampa Stefania Zepponi, presidente di Casa della Culture. Tanta sostanza che necessitava di una campagna pubblicitaria, quella curata dall’agenzia “AD Marca” col nome-invito di “Entra”: ovvero, da mercoledì 15, cartelloni-spot itineranti in quanto fissati sul retro dei mezzi di Conerobus e nelle pensiline dell’azienda di trasporto pubblico.

Ma andiamo per ordine con alcune messe a fuoco. Tutti possono partecipare gratuitamente ai cantieri-workshop di
autocostruzione (per lo più attraverso l’uso di materiale di riciclo) delle aree di sosta attrezzate e dei pannelli divulgativi, sotto la guida del collettivo di architetti DAY e della Rinoteca FabLab, volti a perfezionare il progetto “Direzione Parco”, finanziato con un crowdfunding e attuato in collaborazione, tra gli altri, col circolo “Il Pungitopo” di Legambiente. Si tratta del nuovo eco-sentiero pedonale, già inaugurato ufficialmente alla fine dell’estate scorsa, che si inoltra nella natura incontaminata seguendo il corso del torrente Miano, fiancheggiato via via a sinistra dalla collina di Pietralacroce e a destra dall’altura di via del Castellano. Marzo sarà anche il mese di “Ankonistan”, un altro laboratorio collettivo a tappe (scandito da workshop), volto a raccontare, coinvolgendoli, personaggi e realtà dei quartieri Piano, Archi e Vallemiano. Esito finale, la produzione di un reportage video e di una mostra fotografica. “Ankonistan”, sotto la regia del film maker anconetano Rubel Lagattolla e la guida di altri professionisti, prevede un primo incontro pubblico domenica 5 marzo, che vedrà come “special guest” il bolognese Wu Ming 2, membro di un gruppo interattivo di scrittori di fama mondiale (iscrizioni aperte fino al 23 febbraio).

Area break

Firmate da Lagattolla le immagini che ha scattato tra il 2014 e il 2016 nel campo per profughi siriani di Domiz, in Iraq. E’ la prima mostra, già allestita alla Casa delle Culture (fino al 13 marzo) alla quale seguiranno “Intruders”, quella dedicata agli spazi urbani in disuso/degrado curata da un altro giovane anconetano, Luca “Blast” Forlani, e altre foto-expo “no stop”.
Rifiorisce, poi, lo spazio Biblioteca, che oltre ad ospitare le mostre, si apre a corolla coi suoi scaffali pieni di centinaia di volumi e pubblicazioni. Anche qui un salto di qualità che punta sulla auto-sostenibilità. Stefania Zepponi: “Visto
l’intensificarsi della frequentazione, che si attesta alle 20 presenze medie settimanali, con un aumento in particolare di giovani lavoratori e studenti, per il 2017 abbiamo istituito una tessera a pagamento per i servizi offerti”. Eccoli: consultazione e prestito di libri e riviste, utilizzo della rete wifi e dei computer senza limiti di tempo, sconti attivati con operatori commerciali, i cinema Azzurro e Galleria, per le rappresentazioni teatrali Amat e Marche Teatro, e, in prospettiva, per gli eventi culturali del Comune. Già, il Comune, partner istituzionale principale fin dal battesimo della Casa delle Culture. L’assessore alla Cultura, Paolo Marasca: “Questo percorso in atto entusiasma sempre di più l’amministrazione municipale, per il suo grande valore aggregativo della cittadinanza in link col l’arte e il sociale. Tanto più che il suo cuore è in un quartiere, Vallemiano, che nel 2017 vedrà un’opera di riqualificazione da parte del Comune”. Sarà volto anche alla riqualificazione del quartiere il progetto che vedrà sorgere proprio nell’area in disuso dell’ex Mattatoio un parcheggio e un centro commerciale, aveva promesso l’ex assessore ai lavori pubblici Urbinati. In che modo? Staremo a vedere. “Certo è – puntualizza Stefania Zepponi – che Casa delle Culture (anima dell’unico immobile riattivato dell’ex Mattatoio, ndr.) non potrà rinunciare, fedele alla sua missione statutaria, a premere affinché altri spazi di questa grande area diventino porte aperte sulla cultura e le culture”.

Per informazioni: tel. 373/7660799 – www.casacultureancona.it

Ingresso della Casa delle Culture

La biblioteca della Casa delle Culture

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page




X