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Sala Gialla al voto: “L’ospedale resti
autonomo in attesa del nuovo Inrca”

OSIMO - Domani il consiglio comunale con i vertici della sanità. L'ordine del giorno proposto dalla maggioranza impegna sindaco e giunta a garantire, anche dopo la fusione giuridica con il presidio della Montagnola, che il Ss. Benvenuto e Rocco "resti dotato di propria autonomia organizzativa ed operativa, secondo gli obiettivi e i budget assegnati dalla Regione Marche". Chiesta la salvaguardia dei contratti di lavoro per il personale

Sala Gialla, l’aula consiliare di Osimo. Gli scranni della maggioranza con i consiglieri democrat

L’ospedale Ss. Benvenuto e Rocco di Osimo

L’ospedale di Osimo deve continuare ad esistere fino all’inaugurazione del nuovo Inrca di Camerano, restando autonomo anche dopo la fusione giuridica con il presidio della Montagnola. E con la creazione della nuova azienda ospedaliera, al personale del Ss. Benvenuto e Rocco devono essere garantiti stipendi da contratto collettivo nazionale pubblico ed l’eventuale mobilità (leggi l’articolo).

Racchiude in estrema sintesi queste richieste l’ordine del giorno sulla sanità che il consiglio comunale di Osimo sarà chiamato a votare domani pomeriggio (leggi l’articolo). Nel dettaglio, il documento redatto dalla maggioranza consiliare impegna il sindaco e la giunta a garantire che la proposta di legge regionale sull’integrazione Inrca-ospedale di Osimo “preveda che il nosocomio di Osimo rimanga ospedale di rete a servizio della zona a sud di Ancona, dotato di propria autonomia organizzativa ed operativa, secondo gli obiettivi e i budget assegnati dalla Regione Marche”. Chiede che vengano salvaguardati “i posti di lavoro del presidio di Osimo, dei loro contratti di lavoro pubblico, con la possibilità di eventuali mobilità pubblica tra istituzioni” e poi che “la struttura di Osimo continui ad esistere e ad operare sino all’effettiva inaugurazione della nuova struttura dell’Aspio di Camerano, secondo gli accordi previsti dal protocollo d’intesa siglato con la Regione Marche, Comune di Osimo, Asur e Inrca”.

Il dipartimento di Medicina dell’ospedale di Osimo

Nelle premesse l’ordine del giorno ricapitola tutti i passaggi storici della vicenda a partire dal 2008, quando la Regione Marche, con apposita delibera, ha individuato all’Aspio di Camerano “il sito di costruzione del nuovo Inrca e dell’ospedale di rete dell’Area metropolitana di Ancona”. L’anno seguente la Regione aveva già anticipato in nuovi atti  che sarebbero stato formulati “a breve termine” gli accordi operativi tra Inrca e ospedale di Osimo.

Il protocollo d’intesa per lo sviluppo delle attività assistenziali tra il presidio della Montagnola e quello di Osimo in previsione del nuovo ospedale dell’Aspio era stato  quindi siglato nel 2014 tra Inrca e Asur area vasta 2. Ed era diventato operativo il 1 ottobre 2015 con l’integrazione dei servizi di Chirurgia generale e Urologia che “in via sperimentale – ricorda l’odg – hanno unito le loro equipe sotto un unico responsabile per interventi ed erogazioni di prestazioni presso il presidio di Osimo ad opera di dirigenti medici chirurghi dell’Inrca. Questa fase di sperimentazione ha avuto una valutazione decisamente positiva, sia in termini di attività rese nel presidio di Osimo che in termini di collaborazione e scambio di competenze scientifiche tra i professionisti che operano nelle due strutture”.

Il pronto soccorso del Ss Benvenuto e Rocco

L’intesa si è poi arricchita con l’attivazione di diverse attività ambulatoriali (di Ortopedia, Nefrologia, Neurologia, Cardiologia, Diabetologia e Piede diabetico) e sono stati indetti i concorsi per individuare le figure dei primari di Medicina e Anestesia-Rianimazione (leggi l’articolo), anche perché nel frattempo l’ospedale di Osimo è rimasto con un unico primario, il dottor Enzo Frati che guida il Pronto soccorso. La selezione per il primario di Anestesia si è conclusa il 21 febbraio e si attendono i risultati, quella per il vertici dei Medicina sarà espletata il 6 marzo. “A breve pertanto la nuova struttura organizzativa dell’ospedale d Osimo sarà dotata di due nuove figure importanti al fine di garantire il buon funzionamento delle struttura integrata con l’Inrca” sottolinea l’odg.

Gli attuali servizi dell’ospedale di via Leopardi

L’Inrca è un ente dotato di personalità giuridica di diritto pubblico a carattere esclusivamente geriatrico, l’ospedale di Osimo deve quindi “continuare a esistere e ad operare sino all’effettiva inaugurazione della nuova struttura dell’Aspio di Camerano secondo gli accordi previsti dal protocollo d’intesa siglato da Regione Marche, Comune d Osimo, Asur e Inrca” rimarca il documento al voto dei consiglieri osimani. Resta solo da capire come e con quanto personale resterà operativo il presidio di Osimo nella fase di transizione (leggi l’articolo) e se nella dimensione prettamente politica questo documento sarà sostenuto anche da L’Altra Osimo con la Sinistra (leggi l’articolo), ala critica della maggioranza Pugnaloni.

(m.p.c.)

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