Il palo della luce installato nel 2002 era stato corroso e ossidato al suo interno da umidità e acqua, ma è stata una spinta l’atto di forza decisivo per farlo cedere schiantandolo pericolosamente a terra. Quindi è stato un atto di vandalismo, ancora una volta. E’ questa la conclusione a cui è arrivato l’ufficio tecnico del Comune nella delibera firmata dall’ingegnere capo Luciano Luchetti. Decisa l’installazione di due nuove lanterne ai lati della facciata del Teatro delle Muse, identiche al lampione crollato nella notte del 15 febbraio scorso. L’ingegnere capo Lucchetti, nella delibera dirigenziale per l’acquisto di nuovi lampioni, parla di “concause” che hanno portato al pericoloso abbattimento: “rapida ossidazione del metallo interno al pastorale e una spinta”. Per motivi di sicurezza, in seguito al crollo del palo, è stato subito smontato anche il lampione gemello sul lato vicino al porto. Ora il Comune ha dato l’incarico alla ditta Iece di riprodurre le lanterne identiche a quelle montate nel 2002 per un costo di 10.800 euro. Pali in ghisa e tre punti luce, come era il vecchio lampione, stavolta però le lampade saranno a led, ma sempre a luce calda.
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