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Auto usata come ariete,
doppio furto con spaccata

ANCONA – Presi di mira un tabacchi e un negozio di biancheria in meno di mezz'ora alla Baraccola. Filomena Cozzolino (Giglio Azzurro): "Mi sono affacciata e ho urlato a squarciagola, erano in due"

La vetrina spaccata del Giglio Azzurro

 

di Federica Serfilippi

«Ho sentito un boato, mi sono affacciata e ho visto l’auto ferma davanti alla vetrina del negozio. Un ragazzo era a bordo, l’altro tentava di caricare una trapunta bianca. Quando ho capito che si trattava di un furto, mi sono messa ad urlare a squarciagola». È il racconto del terrore che ieri sera ha vissuto Filomena Cozzolino, una delle titolari del Giglio Azzurro, negozio di biancheria di via I maggio sventrato da una banda di ladri senza scrupoli. Dopo aver spaccato la vetrina usando una Fiat Uno come ariete, si sono dati alla fuga con un bottino irrisorio: una coperta arraffata sullo scaffale e il registratore di cassa, contenente poche decine di euro. Il raid ha fatto seguito a quello avvenuto in via Ruggeri ai danni della tabaccheria Freddi. Ad essere rubati, tutti i pacchetti di sigarette esposti in negozio, a pochi passi dall’Inps. Le spaccate sono avvenute nel giro di mezz’ora, tra le 21 e le 21.30 di martedì 4 aprile. «Quando ho sentito il rumore dei vetri infranti – ha detto la Cozzolino, che abita proprio sopra il negozio assieme alla sua famiglia – ero da poco tornata a casa dopo aver buttato la spazzatura. Quando ho sentito il fragore e l’allarme risuonare, mi sono spinta verso il balcone. Ho visto l’auto ferma e un ragazzo giovane, dalla pelle olivastra, fare avanti e indietro dal negozio al veicolo». Il colpo è durato pochi minuti. Prima, la gang – composta probabilmente da tre persone – ha preso la cassa, poi ha caricato a bordo una trapunta bianca «forse per coprire il registratore». Nella vettura non hanno portato altro. «La mia famiglia ha avuto paura, io sono stata presa dal panico». Probabile che attenzionassero l’obiettivo da tempo. Sapevano, infatti, che il cancello del piazzale che introduce i clienti al negozio si poteva aprire manualmente. Con il malloppo in auto, i criminali hanno guadagnato una via di fuga verso via I maggio, ignari del fatto che il loro raid fosse avvenuto sotto gli occhi di decine di persone, dirette a quell’ora verso la cittadella del cinema. Uno dei banditi ha lasciato sul posto un guanto insanguinato, prelevato ieri sera dai carabinieri arrivati sul posto per i rilievi. Pare si sia procurato la ferita spaccando la vetrina della tabaccheria, il primo colpo della serata. In questo caso, la banda non ha sfondato l’ingresso con l’auto, ma con un mattone, non prima di aver forzato la grata a protezione dell’entrata. Una volta dentro hanno fatto razzia di tutte le sigarette esposte all’interno dell’attività commerciale, lasciando una lunga scia di sangue. L’allarme ha fatto piombare sul posto vigilantes e carabinieri. I ladri erano però già al secondo obiettivo. «Hanno fatto più danni a sfondare la vetrina che a rubare i tabacchi» hanno commentato questa mattina dal negozio. Per risalire ai malviventi saranno fondamentali i filmati delle spycam della zona, già raccolti dai militari del Nucleo Radiomobile. Ieri, alcuni testimoni del furto al Giglio Azzurro hanno ricostruito i fatti davanti agli investigatori. Qualcuno sarebbe addirittura riuscito a trascrivere la targa dell’auto in fuga.

(Servizio aggiornato al 5 aprile alle 14)

 

Il tabacchi di via Ruggeri

I rilievi dei carabinieri al Giglio Azzurro

 

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