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Auditorium all’ex cinema Concerto,
il sindaco: “Siamo alle battute finali”

OSIMO - Dopo l'incontro tra le parti in Regione, Simone Pugnaloni prevede tempi brevi per l'avvio del progetto. Ma prima i tecnici devono chiarire se il finanziamento regionale dei 400.000 euro destinato al Comune di Osimo è legato o meno all’investimento del polo bibliotecario francescano

Una protesta del comitato davanti al Concerto: gli attivisti si erano incatenati nel 2016

Simone Pugnaloni-Sindaco Osimo

E’ alle battute finali anche il progetto del nuovo auditorium da realizzare negli spazi dell’ex cinema Concerto, in parte destinati anche al polo bibliotecario francescano. “Sul cinema siamo alle fasi finali – conferma il sindaco Simone Pugnaloni – Ci stiamo confrontando soprattutto con la Regione per capire se il finanziamento che ha destinato al Comune di Osimo è legato o meno all’investimento del polo bibliotecario. Il progetto ci sta a cuore e c’è l’interesse ad arrivare a questa sottoscrizione dell’accordo di programma con la massima trasparenza, senza dover nascondere nulla. Perchè c’è il rischio che questo polo bibliotecario possa essere trasferito in un’altra Regione. Parliamo di un patrimonio librario di 160.000 volumi, che sarà aperto e consultabile dal pubblico, connesso con una sala auditorium. Io credo che sia un grande intervento culturale che potrebbe arricchire anche l’offerta turistica della nostra città. I tecnici comunali e della Regione stanno cercando di definire alcune questioni e ci siamo incontrati tutti insieme in Regione. Credo però che a breve riusciremo a sbloccare anche questo progetto”.  Il restyling dell’ex cinema è osteggiato dal Comitato che vorrebbe destinare i fondi regionali alla semplice ristrutturazione della sala per trasformarla in spazio pubblico polivalente a servizio della città (leggi l’articolo). I francescani invece sono intenzionati a riacquistare i locali che un tempo appartenevano al loro convento di San Giuseppe da Copertino, per trasferirci la biblioteca regionale che oggi è ancora ospitata nel palazzo di Ancona, vicino alla chiesa di San Francesco alla Scale (leggi l’articolo).

Il cinema Concerto e sotto l’arco, l’entrata del convento francescano con la Basilica di San Giuseppe Da Copertino

IL FINANZIAMENTO REGIONALE DI 400.000 EURO – Il consiglio regionale, nell’estate del 2016 aveva inserito nella variazione di bilancio uno stanziamento di 400.000 euro destinato al Comune di Osimo per la realizzazione di un “auditorium presso i locali ed Cinema Concerto connesso al Polo Bibliotecario dei frati francescani”. La Regione ha stabilito di erogare il contributo in 4 annualità: nel 2016 sono già arrivati i primi 100.000 euro, altri 100.000 euro saranno corrisposti nel 2017, 200.000 sono previsti nel 2018 e l’ultima trance di 100.000 nel 2019.

La platea del Concerto, com’è oggi, è destinata ad essere sostituita da un’auditorium con 100 posti a sedere

UN PO’ DI STORIA SULL’EX CINEMA – Il cinema arrivò ad Osimo nel 1896 con le prime proiezioni al teatro La Nuova Fenice di operatori ambulanti con macchine a manovella. Mentre scorrevano sul maxi schermo i fotogrammi del cinema muto, un pianista in sala accompagnava le immagini con una colonna sonora ‘live’. Uno spettacolo innovativo, come raccolta nel suo libro lo storico osimano Massimo Morroni, che già nel 1905 faceva concorrenza alle più classiche opere teatrali. Il pioniere macchinista fu Riccardo Polverini morto a 60 anni nel 1943. Un elettricista che nel 1907 acquistò una macchina da proiezione utilizzata al teatro ma anche nel ‘Cinema Moderno’, ricavato nella sala della banda musicale, nell’ex convento francescano ma poi trasferito nel 1911 in via 5 Torri. L’avventura del cinema Concerto, quello attuale, partì nel 1912. Fu acquistato dal Comune di Osimo per 6000 lire. Era di proprietà della banda musicale e in onore di quel passato gli rimase il nome. La società bandistica, fiutato il business, aveva inaugurato il maxi schermo per migliorare le sue condizioni economiche. La sala cinematografica poi fu chiusa per ristrutturazione nel 1964. Alla riapertura, fu gestita da Ennio Costantini che nel 1973 prese in affitto anche il teatro, poi donato al Comune nel 1987 e ristrutturato nel 1999 per essere destinato solo per spettacoli dal vivo. Dal 1985 quindi il Concerto rimase l’unico cinema cittadino fino al 2009, quando con l’avvento delle multisale, terminò la programmazione. Nel 2011 iniziarono le battaglie dei comitati contro la sua vendita.

(m.p.c.)

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