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Recupero ex Concerto: il Comitato
minaccia il ricorso al Tar VIDEO

OSIMO - Oggi pomeriggio la conferenza stampa degli attivisti di 'Nuovo Cinema Concerto', dei consiglieri comunali Sara Andreoli, David Monticelli (M5S) e Maria Grazia Mariani (Gruppo Misto) per annunciare il deposito delle osservazioni al piano di recupero approvato dalla giunta Pugnaloni. Paventate irregolarità perchè l'ex sala cinematografica non è stata messa all'asta, la Sovrintendenza non ha espresso parere sulla vendita e il progetto presentato dai francescani non rispetterebbe le norme sull'abbattimento delle barriere architettoniche

La conferenza stampa di oggi pomeriggio: da sin. Nerina Bianchetti, Rosalia Alocco, Argentina Severini (tutti esponenti del comitato) la consigliera Sara Andreoli (M5S), la consigliera Maria Grazia Mariani (Gruppo Misto), Franca Mangialardo (comitato) il consigliere David Monticelli (M5S) e Pietro Renzulli (comitato). All’incontro era presente anche l’ex consigliere comunale Sandro Cittadini (comitato)

Il sinema Concerto e sotto l’arco, l’entrata del convento francescano con la Basilica di San Giuseppe Da Copertino

di Maria Paola Cancellieri

Rischia di finire al Tar Marche e in Procura, come è già accaduto per altri progetti osimani, il piano di riconversione in auditorium e in biblioteca francescana dell’ex cinema Concerto di Osimo. Si riserva infatti di adire le vie legali Argentina Severini per conto del Comitato ‘Nuovo Cinema Concerto’ che oggi pomeriggio insieme ai consiglieri di minoranza Maria Grazia Mariani (gruppo Misto), Sara Andreoli e David Monticelli (M5S) ha indetto una conferenza stampa a Caffè del Corso per ribadire che il vecchio cinematografo di piazza San Francesco. Il Comitato chiede non venga venduto ma sia ristrutturato dal Comune per essere trasformato nella sala polivalente, quella che manca in città. Per ora il comitato e la Mariani, come consigliere comunale, non hanno idee bellicose ma vogliono solo vederci chiaro sull’iter fin qui seguito dall’amministrazione comunale di Osimo. Hanno pertanto presentato osservazioni al piano di recupero dell’ex cinema inviandole oltre che alla giunta Pugnaloni, alla Provincia, alla Regione, alla Corte dei Conti e all’Anac. L’esecutivo osimano dovrà attendere i pareri degli enti superiori prima di controdedurre. La battaglia per sollecitare la riaccensione del maxischermo del Concerto, che ha smesso le proiezioni nel 2009, era iniziata nel 2011 con le contestazioni di ConcertAzione. Poi il testimone era passato idealmente al nuovo Comitato di protesta. Il M5S in particolare ha sempre contrastato la vendita di questo bene pubblico inserendo nel suo programma elettorale per le Amministrative 2014 un progetto di restauro e trasformazione in casa delle culture.

Osimo, Piazza San Francesco

I FRANCESCANI LASCIANO ANCONA – Nel 2017 la Provincia francescana delle Marche sarà fusa con quella dell’Umbria, del Lazio, della Sardegna e della Toscana e anche il convento dorico sarà chiuso. Dopo il restyling di quei 650 mq, vicinissimi al convento di Osimo che custodisce le spoglie di San Giuseppe da Copertino, uno dei santi francescani più importanti, i Minori Conventuali vorrebbero trasferirsi nella città dei senza testa con il carico di 100.000 volumi della biblioteca francescana delle Marche, delle 404 pergamene antiche e delle 2200 cinquecentine, oggi custoditi a palazzo Casari ad Ancona. Il palazzo è adiacente la chiesa di San Francesco alla Scale, ed è stato messo in vendita. Nel corso della conferenza stampa di oggi è anche emerso che “il palazzo sarebbe già stato venduto a un ente pubblico per diversi milioni di euro”. Con gli introiti della compravendita i frati non hanno mai fatto mistero di voler acquistare e ristrutturare il piano superiore dell’ex cinema osimano e una porzione dello stesso in cambio della ristrutturazione del locale in auditorium che resterebbe di proprietà comunale. Al sindaco Pugnaloni il progetto piace perchè per la città ha una valenza culturale e turistica di respiro nazionale. Il Comitato non ha mai voluto intraprendere una crociata contro l’ordine  francescano, vorrebbe soltanto che il cinema restasse un bene pubblico a disposizione dei cittadini e delle associazioni culturali.

DA CINEMA AD AUDITORIUM E BIBLIOTECA FRANCESCANA– Tra Comune e frati francescani non è stato firmato ancora alcun accordo di programma per la cessione di alcuni porzioni dell’immobile di piazza San Francesco nè per la riconversione in auditorium dell’ex cinema. Ma a dicembre 2016, pochi giorni dopo la seduta consiliare che ha modificato il piano finanziario per l’opera, la giunta comunale di Osimo ha approvato all’unanimità, il piano di recupero dell’ex Concerto. Con lo stesso atto sono stati approvati la variante al piano particolareggiato del centro storico e al progetto definitivo. A settembre la Sala Gialla aveva già dato l’ok l’atto di indirizzo sull’accordo di programma per l’opera alla firma del Comune e dei francescani, intenzionati ad acquistare le sale ex banda al piano superiore dell’immobile e una porzione del Concerto.

La platea del cinema Concerto

COSTI E CONTRIBUTI DELLA REGIONE– A fine iter urbanistico si attende quindi la firma dell’accordo di programma da sottoscrivere tra il Comune ed i religiosi. Tra le proteste del comitato Amici del Cinema Concerto nei mesi scorsi il Comune di Osimo ha confermato nel piano delle alienazioni 2016 la cessione degli spazi al piano superiore dell’ex sala cinematografica (sale ex banda) per 360.000 euro, mentre la porzione in vendita dell’ex cinema Concerto costerà 90.000 euro. A giugno 2016 la Regione Marche ha concesso 400.000 euro al Comune di Osimo proprio per la ricoversione della sala oggi con 250 posti a sedere in auditorium da 101 posti. La Regione erogherà il contributo in 4 annualità: nel 2016 sono arrivati i primi 100.000 euro per l’auditorium a servizio della biblioteca francescana, altri 100.000 euro quest’anno, 200.000 saranno corrisposti nel 2018 e l’ultima trance di 100.000 nel 2019.

Una protesta del comitato davanti al Concerto: gli attivisti si erano incatenati nel 2016

IL PROGETTO DI RISTRUTTURAZIONE– Il progetto di riconversione in auditorium dell’ex cinema prevede la ristrutturazione e la riqualificazione del corpo di fabbrica dei locali cinema, attraverso una ricomposizione volumetrica, senza aumento di volume e senza modifica dell’altezza massima attuale che avrebbe richiesto una variante al Prg. La nuova ricomposizione volumetrica, riconvertirà la parte dello spazio attualmente occupata dall’ex Concerto, in parte in 7 nuove camerette con bagni per l’ostello francescano (al piano superiore), in parte a Polo Bibliotecario per 71,69 mq replicati su 3 soppalchi ed in parte ad auditorium (di proprietà del Comune di Osimo) da 93,7 mq con i 101 posti e con la prima fila composta da seggioline rimovibili. L’attuale corridoio posto sul lato sinistro dell’ingresso dell’ex cinematografo sarà adibito a cortile interno con una larghezza di 3,70 metri, aperto e collegato al Mercato Coperto per 20 metri. La sagoma dell’edificio non subirà modifiche. Il tetto ora a gradoni, diventerà una terrazza con volumi riempiti. I frati hanno presentato un Piano di recupero in variante al vigente Piano Particolareggiato del Centro Storico che ha già ottenuto il placet della Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio delle Marche e che attraverso una variante urbanistica al Ppcs è stato autorizzato dalla giunta osimana. La realizzazione dell’auditorium costerà in totale 565.000 euro, nel dettaglio 423.324 finanziati con contributi regionali (stanziati a giugno 2016) più la quota parte delle opere comuni pari a 141.675 euro a carico dei religiosi. Tutto il restyling dell’immobile peserà invece sui bilanci dell’ordine religioso di San Francesco per circa un milione e mezzo di euro.

LE OSSERVAZIONI ED I DUBBI DEL COMITATO E DELLA CONSIGLIERA MARIANI– I dubbi sollevati dal comitato nelle osservazioni, protocollare in questi giorni, attengono intanto al mancato incarico ad un progettista per redigere il progetto. C’è poi la questione della delibera del piano di recupero adottata dalla giunta anziché dal consiglio comunale, e mancherebbe il parere della Soprintendenza per la vendita del bene. L’accordo di programma inoltre sarebbe consentito solo tra enti pubblici mentre in questo caso verrebbe siglato tra il Comune e privati. “Sul cinema grava un vincolato ‘ope legis’ e per essere venduto ha bisogno del parere vincolante della Sovrintendenza che non è stato reso. – ha puntualizzato la consigliera Mariani durante l’incontro stampa- La Soprintendenza ha dato solo parere favorevole per il progetto di restyling ma non per l’alienazione. Se lo darà in seguito, il progetto dovrà tornare in consiglio comunale”. Il Comitato paventa inoltre il danno erariale per la scelta di non vendere il bene con asta pubblica e di utilizzare i 400.000 euro corrisposti dalla Regione al Comune anche per ristrutturare in parte l’eventuale porzione dei francescani, mentre la capogruppo del gruppo misto ha espresso perplessità per il fatto che negli atti non si parla ne’ di alienazione ne’ di cessione secondo il nuovo codice dei contratti del bene ma “si darebbe per scontato che con accordo di programma l’immobile andrà ai frati. Oltretutto il regolamento del Comune di Osimo per la vendita dei suoi beni parla di palazzi interi e non di porzioni di palazzo. Salvo che io non faccia un preventivo frazionamento e lo divido, ma allora sarebbe anche diverso l’iter da seguire per vendere il cinema”. Quello che però è stato ritenuto più grave sarebbero le presunte violazioni alle norme per il superamento delle barriere architettoniche “perché il corridoio largo di 90 cm non permette manovre per inversioni di marcia alla carrozzelle che non risolve certo l’eliminazione della prima fila di poltroncine rimovibili ne’ sono previste camerette nell’ostello per disabili” ha evidenziato la consigliera comunale.

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