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Scuole e Comune per eliminare
le barriere architettoniche

FABRIANO - Cinque anni per completare il PEBA, una mappatura completa della zona urbana sotto la lente dell'accessibilità. Tutto con l'aiuto degli studenti dell'istituto per Geometri Morea, che collaboreranno nell'alternanza scuola-lavoro. Questo il programma del Comune presentato oggi

il PEBA di Fabriano presentato dagli studenti dell’Istituto per geometri Morea

 

i ragazzi del Morea presentano il PEBA

 

di Sara Bonfili

È stato presentato stamattina  all’Auditorium dell’Istituto Tecnico Commerciale per Geometri e per il Turismo A. Morea il Piano per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche (PEBA). Uno strumento in grado di monitorare i problemi di accessibilità del territorio urbano, progettare e pianificare interventi finalizzati al raggiungimento di una soglia ottimale di fruibilità garantita a tutti degli spazi urbani e degli edifici pubblici. Il piano è progettato in collaborazione tra l’ufficio tecnico del Comune di Fabriano e l’ Istituto per Geometri Morea. Con la presentazione dell’assessore ai Lavori Pubblici Cristiano Pascucci e il saluto di Sergio Romagnoli, ex consigliere cinque stelle. Romagnoli, colpito recentemente da una subdola malattia, ha dato la propria testimonianza, per essersi più volte trovato di fronte a barriere architettoniche, diffuse “a casa, nei locali”.

Sergio Romagnoli

«Mi piacerebbe  − ha detto  Romagnoli − poter scrivere all’ingresso di Fabriano: Città della carta e libera dalle barriere architettoniche. Spetta a voi giovani fare uno scatto culturale e d’orgoglio − ha invitato Romagnoli −. Quando sono uscito dall’ospedale mi sono reso conto che anche la mia casa non era a misura di disabile. Ognuno deve fare questi ragionamenti da sano, non auguro a nessuno di vivere una malattia come la mia». Due giovani del Morea hanno fatto una premessa sulle varie Politiche italiane in amteria di lotta alle barriere architettoniche, dalle prime leggi del 1968, alle successive del 1989, del 1996,  fino al Testo Unico sull’Edilizia del 2001 (DPR 380). 

Il responsabile dell’ufficio tecnico comunale, Enrico Branchini

«Il PEBA vuol essere una piattaforma del sistema informativo territoriale, che i ragazzi impareranno ad usare, introducendo dati e ricevendo risposte da analizzare», ha spiegato l’assessore Pascucci. Inaugurare una nuova stagione per rendere la città fruibile a tutti, con un piano condiviso facile da consultare per diffondere la cultura dell’accessibilità e arrivare a localizzare i problemi, per definire interventi efficaci. Questo il punto del responsabile dell’ufficio tecnico comunale, Enrico Branchini: «Quale luogo migliore della scuola per superare le barriere culturali?», la sua domanda retorica d’inizio. «Dobbiamo organizzare il lavoro conoscendo la normativa, predisponendo i rilievi, informatizzando i dati per un piano totalmente de-materializzato fino alla stesura dell mappe degli interventi, con la collaborazione degli studenti del Morea, che così espleteranno in modo efficace il loro periodo di alternanza scuola-lavoro». 

Cosa accadrà nel prossimo futuro, quindi? Partendo dall’area centrale dei giardini Regina Margherita, del Museo della carta e del cosiddetto parcheggione, che sarà rilevata e censita dagli studenti inserendo i dati nel sistema informativo già esistente del comune MapGentile2, si analizzerà il territorio urbano dal punto di vista dell’accessibilità per tutte le diverse tipologie di disabilità. «Individuate le priorità − conclude Branchini − si darà vita ad interventi mirati, da finanziare con fondi di bilancio per le opere ordinarie o straordinarie».

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