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Chiusa la farmacia dell’ospedale
di Osimo, Ginnetti: “I malati di tumore
costretti a rivolgersi ad Ancona”

FUSIONE INRCA-OSIMO - Il medico osimano denuncia sui social media che da ieri il servizio è stato sospeso e chi ha necessità di assumere farmaci di fascia H, consegnati solo dalle farmacie ospedaliere, dovrà recarsi in via Maggini all'ex Cras. Invita pertanto le istituzioni a trovare una soluzione meno penalizzante per i malati. Per il sindaco Pugnaloni il servizio sarà ripristinato "non appena si saranno messe a punto le questioni gestionali della fusione Inrca-Osimo"

L’ospedale Ss. Benvenuto e Rocco di Osimo

Cronaca di una chiusura annunciata. Con un post intitolato ‘Regali di Natale’, il medico osimano Achille Ginnetti, ex assessore e presidente del consiglio, ieri sera ha annunciato sui social media la chiusura della farmacia dell’ospedale di Osimo.  E’ il primo effetto della fusione per incorporazione del Ss. Benvenuto e Rocco con l’Inrca di Ancona da formalizzare il 1 gennaio 2018? (leggi l’articolo) “Ieri 22 dicembre è stato l’ultimo giorno di apertura della farmacia dell’ospedale di Osimo. – scrive Ginnetti- Da oggi coloro che avranno bisogno di una medicina in classe H dovranno recarsi, il martedì e il mercoledì mattino, presso la farmacia dell’Area Vasta 2 ad Ancona in via Maggini (ex Cras). Questi farmaci devono essere consegnati obbligatoriamente dalle farmacie ospedaliere, ne fanno spesso uso i malati di tumore, i trapiantati, le persone affette da malattie rare, da malattie genetiche, e altre  In sostanza sono dei cure ‘vitali’ per malattie importanti”.

Achille Ginnetti

Ginnetti chiarisce subito di comprendere “che alla base di questa decisione ci possano essere ragioni tecnico-gestionali: razionalizzazione del servizio, carenza del personale, cessione all’Inrca dell’ospedale di Osimo. Comunque sia si tratta di una decisione profondamente ingiusta che penalizza diverse decine di persone con problemi seri. Possibile che non si possa trovare soluzione? ad esempio un accordo con la farmacia dell’Inrca (oppure un servizio di consegna presso il poliambulatorio di Piazza del Comune su prenotazione (in pratica quello che è avvenuto negli ultimi 2 mesi con la farmacia ospedaliera)”. L’intervento del medico osimano che aveva sostenuto con la sua candidatura alle ultime regionali proprio il presidente Luca Ceriscioli, termina con un appello al direttore d’Area Vasta Maurizio Bevilacqua  “affinché si trovi presto una soluzione positiva a questa penalizzante situazione”.

Simone Pugnaloni

Per il sindaco Simone Pugnaloni, “è naturale che nel passaggio Asur – Inrca si debbano mettere a puntino tutte le questioni gestionali. Quando si chiude un ciclo tutti si preoccupano, non pensando però che se ne apre subito un altro. Inrca nei suoi programmi prevede l’apertura di una farmacia su Osimo” garantosce il primo cittadino di Osimo. Che poi aggiunge: “Noi tutti però dobbiamo dare almeno la possibilità di arrivare ai nuovi vertici Inrca, fargli conoscere uomini e donne che lavorano al Ss, Benvenuto e Rocco e costruire con essi il futuro della struttura ospedaliera cittadina. I giudizi lasciamoli con l’inizio dell’anno quando ufficialmente partirà il nuovo corso a gestione Inrca. Per ora il primo obiettivo raggiunto è il mantenimento dell’ospedale e di tutti i suoi servizi”.

La farmacia dell’ospedale è chiusa: niente farmaco salvavita. L’odissea di una paziente osimana

 

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