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Arcevia piange la partigiana
Bruna Betti

LUTTO – Si è spenta a 92 anni l'insegnante e amministratrice comunale, icona dell'antifascismo. Sabato i funerali

 

Arcevia piange la scomparsa di Bruna Betti. Nata a Sassoferrato il 2 agosto del 1926, arrivò ad Arcevia nel 1938. “Una cittadina modello, profondamente legata alla nostra città” ricorda il sindaco Andrea Bomprezzi. Partigiana, insegnante, amministratrice comunale tra il 1951 e il 1956 con il sindaco Arnaldo Giacchini, attivista dell’ANPI. Una grande donna, umile e combattiva, che è stata sempre al servizio della comunità di Arcevia. Icona della sinistra, coerente fino alla fine, sempre disponibile, voce critica e proponente nei confronti dell’amministrazione comunale, portatrice sana dei valori della Resistenza, dell’Antifascismo, della Costituzione e della Repubblica italiana, pacifista convinta. La sua grande dote era la schiettezza combinata con la sua eccellente capacità comunicativa. “Era ed è sempre rimasta una splendida educatrice, capace di coinvolgere bambini come adulti con la sua passione travolgente e la sua autorevole eloquenza – continua il sindaco Bomprezzi -. La ricordo sempre presente e attiva alle Commemorazioni dell’eccidio del monte S. Angelo e alle iniziative culturali e storiche organizzate dal comune. E la ricordo in classe, quando la chiamavamo per raccontare agli alunni la sua storia partigiana, le lotte e il valore della libertà. I ragazzi immobili, silenti e attenti mentre parlava, e poi scatenati nel porle mille domande a cui rispondeva con precisione e chiarezza. Cara Bruna, sei stata un modello di civismo, un esempio di onestà intellettuale, un grillo parlante sempre attento e pungolante. Non lasceremo che si perda la memoria delle tue opere e della tua vita”. I funerali si terranno sabato mattina ad Arcevia, nella chiesa di S. Francesco, alle 10.30.

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