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Vinitaly, inaugurato
lo stand Marche

REGIONE - Il governatore Luca Ceriscioli: «Quella di Verona è una tappa importante per la promozione internazionale». Fino a mercoledì saranno ospitate ben 141 aziende in rappresentanza di un sistema vinicolo che sviluppa quasi 150 milioni di fatturato

Stand marchigiano a Vinitaly (foto d’archivio)

«Oggi sempre di più il vino e il cibo italiano sono al centro dell’attenzione dei consumatori di tutto il mondo. Vinitaly rappresenta un evento significativo per rafforzare l’immagine di qualità delle Marche. Quella di Verona è una tappa importante per la promozione internazionale, che cerca qualità dei prodotti, che la Regione Marche sostiene con forza, facendo leva sul binomio fra vino, cibo e turismo». Con queste parole il governatore Luca Ceriscioli ha inaugurato questa mattina a Verona lo stand delle Marche, che ospiterà per i quattro giorni di Vinitaly (in programma fino a mercoledì 18) 141 aziende, promuovendo così in maniera massiccia un sistema vitivinicolo rappresentato da 21 denominazioni (15 Doc, 5 Docg, una Igt), che sviluppa quasi 150 milioni di euro di fatturato, frutto di una rete di 14mila aziende, con una superficie media di 1,23 ettari ciascuna e 17mila ettari complessivi di vigneto a livello regionale.

L’aggregazione è la chiave di volta delle Marche, che ha scommesso con convinzione sulla viticoltura biologica e di qualità, e che in questa edizione di Vinitaly celebrerà i primi 50 anni del Verdicchio dei Castelli di Jesi e del Rosso Piceno. Per Antonio Centocanti, presidente dell’Istituto marchigiano di tutela vini (Imt), «è fondamentale superare le divisioni e abbracciare il concetto che il vicino di casa non è il concorrente, perché nel mondo c’è spazio per tutti. La missione – che stiamo perseguendo – è stare uniti, unire le forze, valorizzare l’agroalimentare che dopo la crisi è stato uno dei segmenti a trascinare l’economia marchigiana». Opinioni condivise anche da Giorgio Savini, presidente del Consorzio Vini Piceni, allineato sulla necessità di sostenere le esportazioni attraverso missioni condivise e il traino fondamentale di wine&food. «Anni fa miravamo a questo progetto di considerare le Marche come voce unica e oggi ci siamo riusciti – ha dichiarato –. Per distinguerci dobbiamo fare produzione di nicchia, procedendo allo stesso tempo sulla strada della qualità, che negli anni si è molto elevata». L’assessore all’Agricoltura e vice presidente della Regione, Anna Casini, ha indicato la strada per rafforzare l’export, senza dimenticare che un anno fa, proprio al Vinitaly, le regioni stabilirono di donare alle Marche il 3% delle loro dotazione del Programma di sviluppo rurale alle zone terremotate, contro il 2% stabilito. «Una decisione che ha portato alle Marche 159 milioni di euro di solidarietà» ha spiegato la vice presidente.

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