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Animali affogati nel canale, Enpa
denuncia: «Ancora nessun intervento
da parte di Enel e Comune»

SERRA SAN QUIRICO - Cervi, caprioli, tassi, istrici, affogati nel canale del fiume vicino alla centrale dell'Enel. La situazione è stata denunciata da tempo dai volontari dell'Enpa di Fabriano
Uno degli animali trovati nel canale di Serra San Quirico dai volontari dell'Enpa

Uno degli animali trovati nel canale di Serra San Quirico dai volontari dell’Enpa

Cervi, tassi, istrici caduti, probabilmente affogati, rimasti bloccati nel fiume a Serra San Quirico. E’ il triste spettacolo che si trovano a vedere i volontari dell’Enpa di Fabriano, nel canale che dal fiume porta alla centrale dell’Enel, dove c’è un restringimento e gli animali scivolati non riescono a liberarsi. Finiscono per morire affogati tra i vani tentativi di risalire. I volontari dell’Enpa sede di Fabriano lo denunciano da anni, ma a quanto racconta Laura Gozzi, la responsabile della gestione degli animali, la situazione si protrae da lungo tempo. Già due domeniche fa alcuni cervi sono stati recuperati dal canale. La recinzione è stata buttata giù oppure versa in quelle condizioni da tempo e non è mai stata sostituita.”Stiamo denunciando la situazione da almeno un anno, riguardo le condizioni del canale lungo il fiume che porta alla centrale dell’Enel, ma dal comune e dall’azienda di energia elettrica non si hanno risposte certe. Non si capisce di chi sia la responsabilità di questa incuria e nel frattempo gli animali continuano a morire nel canale”. “Io stessa  – continua Laura – ho eseguito diversi interventi con i Vigili del Fuoco, l’ultimo due domeniche fa per salvare un capriolo che è morto dopo poco che è stato tratto in salvo, evidentemente stremato. Mi ricordo che la situazione si protrae da tempo, gli animali devono morire affogati, perché il primo intervento che feci era per salvare un capriolo che era ancora vivo. E non sono stati ritrovati solo cervi e caprioli, ma anche istrici e tassi, tanti nell’ultimo anno”.

L’Enpa ha già denunciato tempo fa la situazione in una nota inviata al sindaco di Serra San Quirico e all’Enel, nonché alla Polizia Provinciale e ai Carabinieri per l’ambiente, da parte di Laura Gozzi e Andrea Brutti dell’ufficio fauna selvatica dell’Enpa. La lettera risale a giugno 2017 e ricorda  che  “La fauna selvatica, bene indisponibile dello stato, gode per legge di un regime di protezione”. Questi canaloni non sono recintati né segnalati , “sono totalmente cementificati” e “per la fortissima pendenza  non lasciano possibilità di fuga: rappresentano una trappola mortale per caprioli, ma anche per cani e gatti” – era scritto in questa nota firmata congiuntamente da Gozzi e Andrea Brutti. La richiesta era “di adeguamento o riparazione”. Ma finora ancora nessun  intervento definitivo per porre fine alla situazione. (S.B.)

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