
Il giudice Paolo Giombetti
A giugno spegnerà 65 candeline, alle spalle 38 anni di servizio, quasi tutti passati nelle aule dei tribunali marchigiani. Da domani, il giudice Paolo Giombetti sarà in pensione. Stamattina è stato l’ultimo giorno di lavoro al Palazzo di Giustizia di corso Mazzini, dove era arrivato nel 2013 dopo aver prestato servizio ai tribunali, ora non più in funzione, di Jesi, Osimo e Fabriano. Il magistrato originario di Senigallia non ha chiuso però la carriera ascoltando testimoni o emettendo sentenze. Oggi, infatti, i penalisti hanno scioperato a causa della mancata riforma dell’ordinamento penitenziario. Meri rinvii, quindi, per uno dei giudici più longevi delle Marche e apprezzati dagli avvocati. Giombetti, prima di ricoprire la figura lasciata oggi, era stato nominato pretore al tribunale di Chioggia (Venezia). Qui è iniziata la sua carriera nel 1980. Per gran parte della sua vita ha svolto il ruolo di giudice monocratico. In rare occasioni ha fatto parte di un collegio penale. Una delle sue ultime sentenze ha riguardato il caso dei presunti maltrattamenti alla scuola primaria speciale legata al Bignamini-Don Gnocchi di Falconara Marittima che vedeva a processo due insegnanti (leggi l’articolo), entrambe condannate per il reato di abuso dei mezzi di correzione. Da domani si dedicherà a tempo pieno ai suoi hobby: la campagna e il restauro di mobili e ceramiche.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati