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Viola obbligo di firma
e di dimora notturna:
torna in carcere a 36 anni

FABRIANO - Revocate le misure coercitive all'uomo che deve già rispondere di altri reati, sostituite con la detenzione in carcere in attesa del giudizio

La caserma dei carabinieri di Fabriano, foto d’archivio

Torna in cella a Montacuto il 36enne A.M., di origini marocchine ma residente a Fabriano. Deve rispondere della violazione reiterata dell’obbligo di firma e di dimora nelle ore serali e notturne in casa. Nelle more del giudizio, all’uomo erano stati infatti concesse misure coercitive. Tutto era iniziato nello scorso mese di febbraio quando il 36enne, insieme a un complice di 29 anni, secondo gli inquirenti si era introdotto nello stabilimento industriale cartotecnico, riuscendo a razziare un computer portatile ed altri oggetti, e in un ristorante della zona, fuggendo in quest’ultimo caso con bottiglie di alcolici e un televisore. I due erano stati sorpresi dai carabinieri con la refurtiva ed erano iniziati i guai. il 36enne era stato accompagnato in carcere da dove era poi uscito, gravato però dalle misure cautelari. A indagini chiuse, due mesi dopo, i carabinieri avevano rinvenuto a casa dell’extracomunitario apparecchiature mediche sparite da uno studio medico della città. La violazione degli obblighi di legge a cui era sottoposto ha consigliato al giudice di revocare le misure cautelari più lievi sostituendole con la detenzione il carcere in attesa del processo.

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