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Candidati ineleggibili, Mariani:
«Dovevano dimettersi»
Alcuni l’hanno fatto, altri no

OSIMO - Torna sulla questione sollevata nell'ultimo consiglio comunale da Lanfranco Migliozzi (Progetto Osimo) anche la 'sindaca' di 'Difendi Osimo' ritenendo che almeno 5 candidati nelle liste della coalizione di centro sinistra, prima di accettare di correre per il Consiglio comunale avrebbero dovuto lasciare gli incarichi da presidente o amministratore in società partecipate e istituti pubblici controllati dal Comune. Le interpretazioni di legge però sono molteplici

I manifesti elettorali per le Comunali affissi negli spazi dedicati di via Giulia

Maria Grazia Mariani

 

La candidata sindaco Maria Grazia Mariani (Difendi Osimo) torna sulla questione dei candidati consiglieri ‘ineleggibili’ nelle liste della coalizione del sindaco uscente Simone Pugnaloni (Pd) in corsa per il secondo mandato. Questione già sollevata nell’ultimo consiglio comunale dal candidato consigliere Lanfranco Migliozzi (Progetto Osimo). «Tutti i cittadini hanno il diritto di accedere alle cariche elettive, fatte salve alcune eccezioni stabilite dalla legge. – esordisce in una nota stampa la candidata sindaca di Difendi Osimo – Per una questione di par condicio tra tutti i candidati la legge stabilisce l’esclusione di quelle persone che per la loro particolare posizione di supremazia rispetto ad altri soggetti potrebbero influenzare la volontà degli elettori (ineleggibili – confronta art. 60 co. 11 del Tuel: “amministratori e dipendenti con funzioni di rappresentanza o con poteri di organizzazione o coordinamento del personale di istituto, consorzio o azienda dipendente rispettivamente dal comune”)».

Gli spazi elettorali per le Comunali del 26 Maggio in via Giulia a Osimo

Durante l’ultimo consiglio comunale era stata evidenziata la presenza di candidati ineleggibili a sostegno del candidato Sindaco Pugnaloni. «Curiosa, sono andata a leggere l’elenco dei candidati. In effetti molti di loro sembrerebbero rientrare nella condizione di ineleggibilità in quanto ricoprono la carica di presidente o amministratore in società o istituti pubblici. Uso il condizionale perchè la causa di ineleggibilità può essere rimossa se il candidato prima della presentazione della candidatura cessa dalle funzioni per dimissioni, trasferimento o revoca dall’incarico. Ma questo nessuno lo sa. A mio giudizio è il caso di Marchetti Fabio, vice presidente Centro Marche Acque Srl e amministratore delegato Astea Spa – candidato consigliere comunale Pd; Cionco Laura – presidente Fondazione osimana Padre Bambozzi – candidata consigliere comunale Pd; Pirani Cristiano – presidente e amministratore delegato Osimo Servizi Spa – candidato consigliere comunale Ecologia e Futuro; Bartoli Franca – amministratore con deleghe -consiglio di amministrazione Osimo Servizi Spa – candidata consigliere comunale Ecologia e Futuro; Luna Massimo – amministratore unico Tpl Srl società interamente partecipata dal Comune di Osimo – candidato consigliere comunale Pd. Tutti a sostegno del sindaco Simone Pugnaloni. Avranno cessato le loro funzioni entro le ore 12 di sabato 27 aprile come impone la legge? Chi può dirlo? Il sindaco non ha smentito l’accusa nè ha fatto comunicazioni alla cittadinanza. Ciò lascia presupporre che la notizia sia vera».

Massimo Luna

Secondo la Mariani nel caso i candidati si fossero dimessi «tutte le società pubbliche osimane sono senza guida, con ricadute negative sui servizi resi agli osimani», se invece al contrario «i candidati non avessero lasciato la poltrona, gli stessi risulterebbero ineleggibili: inutile quindi votarli. Non serve una legge per capire che l’incarico ricoperto (presidente o amministratore unico di una società comunale) può incidere sulla libera scelta degli elettori. Pensiamo a tutti i dipendenti delle varie società con contratto a tempo determinato che attendono o sperano di essere stabilizzati. Si potrebbe venire a creare una indebita pressione (anche se solo dal punto di vista psicologico) sul corpo elettorale. Altro aspetto: il caso influirà sulla legittimità delle elezioni? Non mi meraviglierei se dovessimo assistere ad un 2014 bis: ricorsi al Tar e al Consiglio di Stato da chi si aggiudicherà il secondo posto? Osimo certamente passerà alla storia. Comunque la cosa buffa – chiude la candidata di Difendi Osimo – è che il Pd non può dire di non conoscere la norma visto che 5 anni fa aveva accusato le Liste civiche di aver candidato persone ineleggibili».

Il sindaco Simone Pugnaloni e l’ad-presidente di Astea Fabio Marchetti

Le interpretazioni sulla legge sulla questione della eleggibilità sembrano, però, molteplici. Tra i candidati indicati per nome dalla Mariani alcuni si sono dimessi, altri no. Massimo Luna conferma, ad esempio di aver lasciato il suo incarico da amministratore unico della Tpl Osimo, la società che gestisce il trasporto pubblico locale della città. «Ho scelto di dimettermi ma rimango in carica per la normale amministrazione per il bene della società fino a che il nuovo sindaco non nominerà il nuovo amministratore. – spiega Massimo Luna – Proprio in questi giorni è arrivato il nuovo bus della Tpl e tra 2 mesi sarà pronto un secondo mezzo euro 6, per una spesa totale di 400.000 di cui 200.000 finanziati con fondi europei a fondo perduto. Ho fatto e sto facendo tutto il possibile per il bene di Osimo, per il poco che posso».  Fabio Marchetti, presidente e amministratore delegato di Astea Spa invece non si è dimesso. «La candidabilità esiste. Candidarsi non è contrario alla legge e quindi ho deciso di correre per la squadra in cui credo, il Pd– chiarisce Marchetti – Poi dopo lo scrutinio e lo spoglio delle schede, spetterà al nuovo Consiglio comunale decidere se sono eleggibile o meno».

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