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Corto Dorico, eventi, premi
e ospiti d’eccezione:
ecco la sedicesima edizione

ANCONA - Presentati stamattina gli appuntamenti del cinefestival di scena alla Mole Vanvitelliana di Ancona dal 30 novembre all’8 dicembre. Quest'anno si punterà anche sul concetto di "Memorie future" legato alla speranza di un mondo meno inquieto e migliore possibile

La conferenza stampa di presentazione di Corto Dorico

 

di Giampaolo Milzi

Una manifestazione che ci farà fare i «salti mortali», come ha detto il regista Daniele Ciprì, codirettore con Luca Caprara. Perché particolarmente capace, in questa XVI edizione, di rompere gli equilibri del classico cinefestival. In quanto va oltre la parola «festa», come ha sottolineato anche l’assessore comunale alla Cultura Paolo Marasca, punta fra l’altro sul concetto di “Memorie future” legato alla speranza di un mondo meno inquieto e migliore possibile; è strettamente legato tramite un circolo virtuoso alle culture e professionalità del territorio del capoluogo marchigiano; è una città in miniatura dove l’attualità, in tutte le sue declinazioni ambientali e  sociali, sarà discussa  e affrontata coi vari linguaggi dell’arte; ed è capace di decodificarla, l’attualità, bypassando i confini delle nazioni. E’ stato presentato così  stamattina all’Hotel Palace “Corto Dorico”, in scena alla Mole Vanvitelliana di Ancona dal 30 novembre all’8 dicembre. Un evento, scatola cinese di più eventi, da record, con oltre 500 cortometraggi provenienti da 55 Paesi di tutto il mondo. Ai 7 di questi film brevi selezionati dal comitato artistico si unirà “il corto in più” nella serata iniziale di sabato 30, scelto dal pubblico nel corso di “Corto Slam” tra 6 semifinalisti. L’8 dicembre, sempre all’auditorium della Mole, la finalissima del concorso nazionale per il Premio Stamira (presentata da Rebecca Liberati) con il corto vincitore individuato dalla giuria, composta tra gli altri dal presidente Pupi Avati, Claudio Giovannesi e Carolina Crescentini (presenti in sala). L’altra sezione principale del festival è il concorso internazionale “A corto di diritti – Short on rights”, a cura di Amnesty International, con 7 film brevi in gara, il 6 dicembre, tra cui “Skin” di Guy Nattiv (Oscar 2019). E tra i diritti non poteva mancare un focus su quelli calpestati dei migranti, venerdì 15 novembre con “Aspettando Corto Dorico” alle 21,15 alla Casa delle Culture con una selezione dei migliori corti a tema delle precedenti edizioni.

L’organizzazione di “Corto Dorico”, diretta da Tommaso Aveta, è frutto dell’impegno dell’associazione Nie Wiem e del Comune di Ancona. Caratterizzato da un’altissima e poliedrica qualità, “Corto Dorico” cresce di anno in anno grazie al contributo economico e di risorse specialistiche di tanti partner istituzionali, tra cui Mibac, Regione Marche, Università Politecnica delle Marche, col sostegno della già citata Amnesty, di Coop Alleanza 3.0, di Marche Tube, dell’impresa sociale Polo9, il patrocinio di Fondazione Marche Cultura, Ombusdman delle Marche e una cinquantina di sponsor. Molti e intriganti gi appuntamenti “paralleli” al festival, che sarà inaugurato dalla proiezione de “Il povero Cristo”, videoclip col contributo di Vinicio Capossela, presentato dal suo regista Ciprì accanto all’attrice Rossella Brescia, mentre sabato 7 dicembre ecco la visione de “Il Signor Diavolo” di Pupi Avati, che sarà tra gli spettatori. Due gli appuntamenti con la sezione ”Salto in lungo”: quella dedicata alle 5 opere prime di cortometraggio finaliste; e come tradizione, largo alle nuove generazioni, con 100 studenti delle medie superiori di Ancona che decreteranno il Premio Ucca ad un lungometraggio,  e avranno anche il compito di assegnare il Premio Giovani ai finalisti del concorso nazionale per corti Stamira e a quelli del concorso internazionale.

Un festival da “salti mortali”, oltre gli schemi, con ospiti d’eccezione – oltre a quelli già citati, Gianni Amelio, Steve della Casa, Gianfranco Pannone, il curdo Murat Yazar, la tedesca Christiane Lange dello Zebra Poetry Fetsival di Berlino – da vivere per tutta la sua durata grazie anche al polo di grande attrazione pubblica costituito dall’Unicorn Origami. Ovvero il Cinevillaggio ricreato in una sala della Mole, dotata di bar con catering, con le ardite scenografie di Federico Maugeri ispirate dal film “Blade Runner” di Ridley Scott. L’ideazione di Raval Family e la direttrice artistica Allegra Corbo offriranno un’ambientazione datata in un 2019 di fantasia, in una dimensione parallela, con atmosfere che – attraverso concerti, incontri, convegni, proiezioni off, dj set e installazioni – sfumeranno da una poetica dark e decadente verso una nuovo scenario di luce  e resurrezione umanistica e ambientalista celebrato dalla presenza di un gigantesco Unicorno.

Tornando alla parola chiave del festival, la “memoria”, prenderà vita come ricordo del passato che attraverso il presente sfocia in ipotesi futuristiche, dove il cinema si libera dalla circuitazione televisiva e dai condizionamenti del mercato e riconquista, sperimentando, l’attenzione dei giovani in una nuova realtà artistico-espressiva, come hanno sottolineato Ciprì e Valerio Cuccaroni, presidente di Nie Wiem. Su questo input, due rassegne: “Cinema è reale”, una finestra sui documentari italiani contemporanei (con un laboratorio diretto da Emanuele Mochi sostenuto da Cariverona che si allungherà per tutto l’anno prossimo); “Indagine sul Reale”, un omaggio al cinema di Elio Petri, in collaborazione con la Cineteca di Bologna, con 5 film restaurati in visione al cinema Azzurro.

“Corto Dorico” e i suoi salti, anche “Oltre le Mura”, quelle del carcere, con una serie di incontri e proiezioni nelle case circondariali della regione e il Premio Ristretti assegnato dai detenuti al miglior cortometraggio. E i salti giocosi verso i più piccoli, con “CineBimbi”, un progetto con proiezione di due corti realizzati dagli allievi della scuola Sab di Nie Viem.

Tutte le informazioni sul festival su www.cortodorico.it

 

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