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Stati generali della Montagna,
25 Comuni iniziano a confrontarsi

FABRIANO - Ieri sera la prima riunione convocata dal sindaco Gabriele Santarelli: «Abbiamo iniziato a gettare le basi per quello che sarà il percorso condiviso da portare avanti»

 

Il sindaco di Fabriano, Gabriele Santarelli

 

Sono stati 25 i Comuni che ieri sera hanno partecipato al primo incontro degli Stati generali della Montagna convocato a Fabriano dal sindaco Gabriele Santarelli. Si sono seduti tutti al tavolo per cominciare a stilare un documento da sottoporre all’attenzione dei candidati alle Regionali di primavera per risolvere i problemi dell’entroterra appenninico i rappresentanti di Arcevia, Camerino, Castelraimondo, Cerreto d’Esi, Esanatoglia, Fabriano, Fiuminata, Frontone, Gagliole, Genga, Matelica, Mergo, Muccia, Pioraco, Rosora, Sassoferrato, Sefro, Serra San Quirico, Serra Sant’Abbondio, Poggio San Vicino, Cupramontana, Pergola, Cagli, Staffolo, San Severino.

«Sono questi i Comuni che hanno partecipato questa sera all’incontro per l’organizzazione degli stati generali dell’entroterra della Regione Marche. – spiega il sindaco Santarelli – Rappresentano la quasi totalità dei Comuni che erano stati invitati. Abbiamo iniziato a gettare le basi per quello che sarà il percorso condiviso da portare avanti fino alla giornata conclusiva che porterà alla sottoscrizione di un documento da sottoporre all’attenzione dei candidati alle prossime elezioni regionali. Intanto il primo obiettivo che era quello di incontrarci riunirci e iniziare a far pesare la nostra voce è stato raggiunto. Quella che si è espressa ieri sera è la voce di un territorio molto vasto che abbiamo intenzione di ampliare nei prossimi appuntamenti a iniziare da quello che si terrà tra circa un mese e che verrà allargato anche ad altri soggetti oltre ai sindaci dei Comuni dell’entroterra». Tra gli obiettivi c’è anche quello di chiedere l’istituzione di un’area vasta montana da fare crescere attorno al baricentro dell’ospedale ‘Profili’ di Fabriano. Obiettivo annunciato nel consiglio monotematico sulla sanità, convocato sempre nella città della carta lo scorso 13 gennaio ed aperto agli altri Comuni dell’entroterra a cavallo delle province di Ancona, Macerata e Pesaro.

La presidente del Consiglio comunale di Fabriano, Giuseppina Tobaldi

Intanto la presidente del Consiglio comunale di Fabriano, Giuseppina Tobaldi ha inviato ieri il documento che racchiude in sintesi tutte le istanze emerse durante la seduta consiliare sulla sanità della scorsa settimana. Dagli interventi di sindaci e consiglieri comunali è stato stabilito che, riporta il documento «la riorganizzazione della sanità a livello regionale non può basarsi esclusivamente su criteri numerici e quantitativi, né su criteri prettamente economici e di bilancio. In particolare si è sottolineato l’effetto devastante della determina n. 742 della Giunta regionale del 31 dicembre che ha causato la soppressione di reparti ospedalieri di eccellenza. Si evidenzia inoltre un disegno specifico di smantellamento progressivo della sanità pubblica, attraverso una mancanza di programmazione per il reclutamento del personale sanitario e una corrispondente e non casuale crescita del settore privato». I sindaci hanno inoltre espresso la volontà «di istituire gli “Stati generali” dell’entroterra montano con l’obiettivo, a breve termine, di elaborare un documento da sottoporre ai candidati alle prossime consultazioni regionali e, a medio e lungo termine, di fare rete e creare proficue sinergie, superando campanilismi o appartenenze politiche, attraverso progettualità condivise su temi e problematiche comuni (servizi, viabilità, infrastrutture)».

(ultimo aggiornamento alle 11,38)

Regionali 2020, i sindaci dell’entroterra montano stilano un documento unitario sui problemi

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