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Ceriscioli al sit in dei lavoratori
del deposito ex Auchan:
«Presto nuovo tavolo di confronto» (Video)

OSIMO - Pomeriggio di protesta per i 101 dipendenti dell'unità distributiva di via Edison, esclusa per ora dal piano di riorganizzazione delle rete commerciale e che si sta svuotando di merce. I rappresentanti sindacali di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uitucs con i lavoratori annunciano la prosecuzione della mobilitazione in attesa di risposte. Il governatore delle Marche ha già scritto all'ad di Conad e si è impegnato a riconvocare le parti per la prima settimana di marzo. Comunicato l'avvio della cassa integrazione

 

Si è da poco concluso il sit in con l’assemblea dei lavoratori del deposito Xpo, ex Sma Auchan di Osimo, davanti alla sede di via Edison, organizzato oggi pomeriggio dalle segreterie Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uitucs. Hanno incontrato i lavoratori anche il presidente della Regione, Luca Ceriscioli, il presidente del Consiglio regionale, Antonio Mastrovincenzo e l’assessore regionale Loretta Bravi, pronti a riconvocare le parti ad un tavolo di confronto in Regione.

Il deposito di Osimo con i suoi 101 dipendenti è stato ufficialmente escluso per il periodo pre pasquale dalla preparazione delle commissioni dei punti di vendita marchigiani che passeranno sotto la competenza del deposito di Melfi. Le sigle sindacali hanno già evidenziato come Xpo Logistics e Margherita Distribuzione non abbiano ancora fatto chiarezza sul futuro di questa unità distributiva. I lavoratori del deposito hanno deciso di proseguire la loro mobilitazione se perdurerà l’assenza di risposte ed hanno invitato la Regione a farsi parte diligente per organizzare al più presto un incontro con Xpo Logistics e Margherita Distribuzione. Il presidente Ceriscioli ha ricordato di aver già scritto all’amministratore delegato Conad e oggi pomeriggio ha preso l’impegno insieme all’assessore Bravi di riconvocare le parti entro la prima settimana di marzo. I rappresentanti sindacali hanno chiesto di affrettare i tempi perché il deposito, che ha una posizione geografica strategica per i negozi Conad delle Marche, si sta già svuotando di merce per decisione dell’azienda.

Daniela Barbaresi (Cgil Marche)

Margherita Distribuzione, la società facente capo a Conad che ha acquisito Auchan e Sma, intanto ha annunciato di voler avviare la procedura per l’attivazione della Cassa Integrazione Straordinaria per una platea di 8873 dipendenti distribuiti nelle regioni di Abruzzo, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Sardegna e Veneto. La comunicazione, inviata alle federazioni del commercio di Cgil, Cisl e Uil, è arrivata alla vigilia dell’incontro previsto per domani, 14 febbraio, a Roma per la procedura di mobilità delle sedi precedentemente aperta dall’impresa, il cui confronto sarebbe già stato complicato sia per l’emergenza occupazionale dei lavoratori coinvolti sia perché è evidente che il venir meno delle sedi centrali dell’impresa palesa un rischio imminente per tutti i dipendenti della logistica e per quelli operanti nei punti vendita che non hanno ancora trovato un acquirente né dentro né fuori il mondo Conad.

Per la Filcams Cgil nazionale «sulla procedura di richiesta di cassa integrazione ci sono già evidenti criticità e dubbi che dovranno essere affrontati con l’impresa il prima possibile: la comunicazione aggrega, in un generico 60% di riduzione massima, i dipendenti che dovranno essere sospesi per un intervento di riduzione del costo del lavoro e quelli che invece sappiamo che saranno sospesi per interventi di riduzione della superficie degli ipermercati e quindi in un ambito di riorganizzazione. Tra i punti vendita citati ce ne sono alcuni che sono già stati oggetto di passaggio alla rete Conad e non si comprende la competenza che abbia Margherita nell’attivare la cassa; di contro ne mancano altri che in precedenti incontri, fatti sia a livello nazionale che territoriale, risultava potessero avere criticità. Ancora una volta da parte dell’impresa una comunicazione approssimativa su cui la Filcams esigerà chiarezza».

«Questa è una grossa vertenza, al momento una delle più significative. Parliamo di oltre 160 persone e quindi famiglie, che vedono messo a rischio il proprio posto di lavoro e alle quali garantiamo tutti il nostro sostegno. Ma c’è di più e riguarda tutta la regione, perchè con un trasferimento delle attività fuori dal territorio si penalizza un modello di organizzazione di servizi che ha sempre funzionato. Siamo convinti che la questione vada affrontata su due livelli. Uno è quello del Tavolo regionale dove sarebbe bene che, chi viene e si confronta con la Regione, mantenga poi gli impegni che prende». Con queste parole il presidente Ceriscioli ha rassicurato sindacati e lavoratori, in protesta dalla 13 alle 15 di oggi. «Al primo tavolo la scorsa settimana sono stati fatti dei ragionamenti che poi sono stati smentiti. – ha proseguito – Per questo l’assessore al Lavoro Loretta Bravi, che ha seguito la vicenda anche sui tavoli nazionali, convocherà un nuovo incontro al più presto. Ognuno deve fare la sua parte e la Regione la sta facendo, ma ci interessa poter avere un dialogo chiaro e trasparente con chi non cambia le carte in tavola nel giro di pochi giorni. Il secondo livello, per noi altrettanto importante, riguarda una interlocuzione con l’amministratore delegato di Conad, che ho già richiesto, perché vorremmo far capire che quanto sta accadendo non solo danneggia i lavoratori e le loro famiglie, ma probabilmente danneggia anche l’azienda: sia dal punto di vista pratico, perché forzare su una logistica che ha sempre funzionato significa mettere in difficoltà i punti vendita, sia in termini di immagine. Conad ha costruito la sua reputazione attorno ad un rapporto diverso con le persone, glielo vogliamo ricordare nel caso specifico della nostra regione. Tutelando l’occupazione l’azienda farebbe l’interesse anche del marchio che va molto bene, ha trovato un modo giusto di raccontarsi e non vorremmo che questo delicato passaggio fosse la buccia di banana che rovina un investimento pluriennale sull’immagine. Non stiamo forzando un’azienda rispetto alle proprie attività , stiamo chiedendo di mantenere un livello di relazioni e di lavoro nel nostro territorio, che ha sempre fatto funzionare bene le cose».

Il presidente Antonio Mastrovincenzo  con l’assessore Loretta Bravi tra i lavoratori del deposito ex auchan di Osimo

Su tutto il territorio regionale ad essere interessati sono 1.600 dipendenti distribuiti su 29 punti vendita, una sede operativa ed un deposito merci. Secondo le organizzazioni sindacali nel corso dell’incontro tenutosi in Regione lo scorso 6 febbraio la proprietà Conad non avrebbero dato informazioni riguardo al progetto di riorganizzazione della logistica di territorio, rappresentata in prevalenza dal deposito osimano. Tra gli obiettivi, quello di ottenere il recupero di una realtà ritenuta importante proprio sul versante della stessa logistica.«Pretendiamo chiarezza dall’azienda, che su diversi aspetti – ha sottolineato anche il presidente Antonio Mastrovincenzo – non fornisce tutte le indicazioni utili. Seguiremo con il massimo impegno l’evolvere della situazione e già da martedì, in sede di conferenza dei capigruppo, proporrò la sottoscrizione di una lettera da inviare alla proprietà per dimostrare l’unità d’intenti di tutte le forze politiche a sostegno delle istanze dei lavoratori». Attualmente la vertenza si trova sul tavolo del Mise con un coinvolgimento diretto delle Regioni interessate, chiamate ad un’attenta verifica degli impatti occupazionali. Proprio per questo motivo le organizzazioni sindacali hanno invitato i rappresentanti istituzionali ad essere presenti nel corso della manifestazione.

La consigliera comunale osimana Monica Bordoni con l’ex sindaco di Offagna Stefano Gatto

Alla protesta hanno partecipato anche alcuni esponenti delle Liste civiche di Osimo, con l’ex sindaco di Offagma Stefano Gatto e la consigliere comunale osimana Monica Bordoni.«Le liste civiche di Osimo, già firmatarie di un recente ordine del giorno per la tutela dei posti di lavoro, erano presenti al sit in affinché nessun saldo negativo emerga dall’operazione di acquisizione, con un impegno da parte della nuova Proprietà e di tutte le maestranze Politiche e Sindacali al ricollocamento di tutti i lavoratori. – sottolineano in una nota del Gruppo Consiliare Liste Civiche– Le Liste civiche sono anche impegnate nelle piazze e davanti a i supermercati Sma per la sottoscrizione della petizione. Presente anche L’ ex sindaco Offagna già ex dirigente Pd. Nessun rappresentante del Comune di Osimo presente».

(ultimo aggiornamento alle ore 20.15)

Selena Soleggiati (Fisascat Cisl) prima a destra parla con i lavoratori e con il presidente Ceriscioli

Carlo Cotichelli, Filcams Cgil con il presidente Mastrovincenzo

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