Il sindaco Mancinelli
Un 25 aprile dal sapore insolito a causa dell’emergenza Coronavirus. Alla cerimonia per la commemorazione dei caduti, questa mattina, hanno presenziato solamente il sindaco Mancinelli, il prefetto D’Acunto e Ferretti, presidente della sezione Anpi di Ancona. E’ sulle scale del Monumento ai Caduti al Passetto che i tre hanno ascoltato l’Inno di Mameli. La Festa della Liberazione, da un lato, vuol dire «dare riconoscenza e onore a chi 75 anni fa ha messo a rischio la sua vita per regalarci il dono della libertà e della pace» ha detto il sindaco Mancinelli. Dall’altro, significa «ricordare che quei doni non sono stati dati una volta per tutte, sta alla nostra responsabilità e al nostro impegno mantenerli e garantirli alle generazioni future. Quest’anno – ha proseguito il primo cittadino, tale ricorrenza ci aiuta. Allora uscire di casa voleva dire correre il rischio di essere torturati, fucilati, arrestati. Ora c’è un altro tipo rischio. Dobbiamo avere la capacità di affrontare questa situazione quanto meno con lo stesso coraggio e senso responsabilità che ebbero i ragazzi del 45’». E ancora, sull’emergenza Coronavirus e la quarantena forzata: «Oggi è una bellissima giornata, è quasi un provocazione. Uno sforzo possiamo e dobbiamo farlo. D’altronde, i risultati delle ultime settimane di sacrifici ci sono stati. Per mantenerli bisogna continuare ad avere la disciplina dimostrata finora. Bisogna resistere, resistere, resistere».
(foto di Giusy Marinelli)
25 aprile ad Ancona: cerimonia al Monumento con sindaco, prefetto e referente Anpi
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