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Trasporto ospedaliero, First Aid One:
«Nessuna Croce ha partecipato
all’ultimo bando di gara»

ANCONA - Il punto di vista dell'associazione sullo scenario da polemica tra l'Anpas e gli Ospedali Riuniti in merito all'appalto per l'affidamento del servizio

Un’ambulanza di First Aid

 

Nella polemica tra Anpas e Ospedali Riuniti per l’affidamento del trasporto ospedaliero irrompe First Aid One Italia, la cooperativa  che ha vinto il bando di gara ponte del servizio chiesto dall’azienda sanitaria di Torrette. Stando alla cooperativa «sono vacue e prive di fondamento le argomentazioni che il presidente dell’Anpas Marche, Andrea Sbaffo, utilizza per colpire indirettamente, il buon nome e le attività rese su scala nazionale, dalla First Aid One Italia, nell’ambito del trasporto infermi, cosi come dell’emergenza Covid. Imprecisioni che sono a nostro avviso frutto di una malcelata volontà di confondere le acque a proprio vantaggio. Ad iniziare dal contenuto della “gara ponte” di cui Anpas Marche, attraverso Sbaffo, discetta fornendo solo una serie indizi, per di più, privi di verità oggettiva. Come possibile dimostrare in ogni sede. Atti alla mano. Sono così da ritenersi vacue le tesi per cui il servizio reso dalle associazioni consorziate con Anpas sarebbe stato finora più vantaggioso per le casse pubbliche. Infatti è esattamente il contrario». E ancora: «A Sbaffo ricordiamo come – immotivatamente – nessuna delle associazioni da lui rappresentate ha partecipato alla gara ponte in questione, mentre alla gara indetta in agosto 2016 hanno concorso, presentando un offerta economica e non già un rimborso spese, ribassando l’importo a base d’asta da € 600.000,00 a € 552.000,00 dell’8%. Evidenziamo che oggi l’azienda Ospedali Riuniti paga il 65% in più sulla tariffa chilometrica.  Da qui ne discende la confusione che Sbaffo intende ingenerare nell’opinione pubblica.  A partire dalla tipologia dei servizi messi a gara e le modalità di selezione del bando. Che contrariamente a quanto asserito trovano fondamento nella selezione fatta sulla proposta più vantaggiosa per la stazione appaltante, e si ascrivono alla procedura negoziale che la Corte di Giustizia Europea e la Corte di Cassazione, una delle quali a Sezioni Unite, hanno indicato a tutte le regioni Italiane. Ovvero: l’obbligo all’osservanza delle leggi dello Stato e non della legge della Regione Marche. O alle esclusive norme del Terzo Settore che Sbaffo, in tema di affidamento dei servizi extra ospedalieri, dimostra di non conoscere affatto. Diversamente avrebbe partecipato alla gara che contesta. Oppure era certo che nessun competitor, incluso le 40 croci che si fregia di rappresentare, avrebbe partecipato?»

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