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Cerimonia per il centenario
della nascita
di San Giovanni Paolo II

ANCONA - Domenica mattina un gruppo di amici che hanno avuto modo di collaborare con il pontefice, coordinati da Marcello Bedeschi, si recheranno nei pressi del monumento a lui dedicato sul piazzale della cattedrale di San Ciriaco per offrire un mazzo di fiori e recitare una preghiera

Il duomo di San Ciriaco

 

 

Domenica 17 maggio, alle ore 11, rispettando, le norme comportamentali dettate dalle normative vigenti per la pandemia di Covid-19, un gruppo di amici che hanno avuto modo di collaborare con San Giovanni Paolo II, coordinati da Marcello Bedeschi si recheranno nei pressi del Monumento a San Giovanni Paolo II nel piazzale della Cattedrale di san Ciriaco per offrire un mazzo di fiori e recitare una preghiera al grande Papa in occasione della ricorrenza del centenario della sua nascita. Cento anni fa, il 18 maggio del 1920 Karol Wojtyla, nasceva a Wadowice in Polonia. È ancora vivo nella nostra memoria quel pomeriggio del 16 ottobre 1978, la fumata bianca che annunciava l’elezione del nuovo papa. Una doppia sorpresa per chi era davanti alla Televisione, il metodo più rapido per far conoscere le notizie. La prima sorpresa fu nell’annuncio del cardinale protodiacono Pericle Felici: “Annuntio vobis gaudium magnum: Habemus Papam! Eminentissimum ac reverendissimum Dominum, Dominum Carolum Sanctæ Romanæ Ecclesiæ Cardinalem Wojtyła, qui sibi nomen imposuit Ioannis Pauli.

La seconda sorpresa fu il grido della folla esultate in Piazza San Pietro. Ci avevano sempre detto che un Papa straniero non sarebbe stato accettato benevolmente dal popolo. Non è stato così. Poi si va da una emozione all’altra quando Giovanni Paolo II saluta la folla e dice che è stato scelto da un Paese lontano e la frase storica: “Se sbalio mi corrigerete”. La statua alta circa tre metri, di bronzo fuso intitolata: “Sulle strade della meditazione”, come si ricorderà venne benedetta domenica 17 settembre 2017. L’opera, regalata alla diocesi dall’arcivescovo emerito, il cardinale Edoardo Menichelli, è dell’artista Albano Poli nato a Verona nel 1935. La sua creatività lo ha portato a circondarsi di professionisti ed artigiani che insieme a lui sono cresciuti in una armonia innovativa che ne hanno fatto uno dei più grandi artisti del nostro tempo sia per la pittura ad olio che per l’affresco, passando al bassorilievo e al tutto tondo. E prevista la partecipazione di mons. Angelo Spina, arcivescovo metropolita Ancona-Osimo.

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