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Univpm nella top 5
delle migliori università italiane

CONFERMATA la posizione dello scorso anno in base alla classifica Censis degli atenei di media grandezza. Il rettore Gregori: «Siamo pronti per accogliere gli studenti e ripartire a settembre con le lezioni frontali che saranno integrate con la didattica a distanza»

Univpm

 

Classifica Censis: confermata la quinta posizione per l’Università Politecnica delle Marche (da 10mila a 20mila iscritti), con il punteggio di 91,8 in aumento rispetto all’anno scorso (89,8). La classifica è uno strumento che è stato creato per fornire orientamenti alle scelte di tutti gli studenti pronti a intraprendere la carriera universitaria. Si tratta di un’articolata analisi del sistema universitario italiano (atenei statali e non statali, divisi in categorie omogenee per dimensioni) basata sulla valutazione delle strutture disponibili, dei servizi erogati, del livello di internazionalizzazione, della capacità di comunicazione 2.0 e della occupabilità. La quinta posizione è stata raggiunta nel range degli atenei di media grandezza. Il rettore Gian Luca Gregori: «La classifica del Censis premia l’impegno dell’Università Politecnica delle Marche per lo sviluppo di conoscenza, competenza e ricerca che oggi diventano assi fondamentali per lo sviluppo del territorio e per il benessere di tutti». Va in questa direzione anche la nuova offerta formativa. «I nostri nuovi corsi – prosegue il Rettore – rispondono alle esigenze attuali e forniscono formazione su temi strategici: dal management per la sostenibilità, al data science, dalla salute con le nuove tecniche diagnostiche, alla tematica dell’industry 4.0 con il corso a carattere professionalizzante». Anche i dati di AlmaLaurea, sull’occupazione dei laureati Univpm, confermano il percorso positivo dell’Ateneo: il tasso di occupazione dei laureati magistrali a 5 anni dalla laurea è ben 10 punti sopra la media nazionale e pari al 91,4%. «Siamo pronti per accogliere gli studenti e ripartire a settembre con le lezioni frontali – conclude il Rettore – che saranno integrate con la didattica a distanza per salvaguardare il valore della formazione universitaria inclusiva e per tutti».

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