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Focolai nelle Rsa di Fabriano,
Lupini e Santarelli: «Urge l’intervento
del presidente Acquaroli»

COVID 19 - Il sindaco e la consigliera regionale sollecitano l’attivazione di un tavolo d'emergenza tra autorità regionali, comunali e l'Asur dopo i cluster emersi nella casa di riposo 'Santa Caterina' e nella comunità 'La Buona Novella'. Richiesti chiarimenti anche sulla scelta di eliminare la "zona grigia" all'ospedale Profili

 

 

«Negli ultimi giorni, nell’area del Comune di Fabriano, stiamo assistendo a un aumento esponenziale di contagi, con gravi situazioni come i focolai presenti nella Rsa Santa Caterina e nella Comunità La Buona Novella e un forte aumento di rischi all’interno dell’ospedale di Fabriano. Tutto ciò, peraltro, espone a situazioni di pericolo non solo la cittadinanza ma anche il personale socio-sanitario che opera nelle strutture. Chiediamo, quindi, un urgente intervento del presidente della Regione Marche, Aquaroli, e l’immediata attivazione di un tavolo d’emergenza tra autorità regionali, Asur e sindaco. Questo si rende necessario in quanto, allo stato, manca totalmente un momento di confronto e le decisioni fin qui intraprese non vengono mai concertate. Auspichiamo quindi un totale cambio di atteggiamento anche rispetto alla passata amministrazione».La richiesta arriva da Simona Lupini, consigliera della Regione Marche e componente del Gruppo Movimento 5 Stelle e da Gabriele Santarelli, sindaco di Fabriano.

«Nella Rsa Santa Caterina e nella comunità La Buona Novella siamo arrivati a un alto numero di contagiati e il personale è spaventato, abbiamo quindi proposto e richiesto misure straordinarie che possano prevedere l’utilizzo anche di personale esterno, ovviamente fornito di adeguati sistemi di protezione individuale. Attendiamo quindi una pronta risposta da presidente Acquaroli e Asur. Anche riguardo l’ospedale di Fabriano, raccogliendo le segnalazioni di pazienti e personale medico, esprimiamo sconcerto per la totale mancanza di programmazione riguardo questa seconda fase della pandemia, che, peraltro, era prevista da mesi. La scelta, infatti, di eliminare la cosiddetta “zona grigia” dove venivano temporaneamente ospitati i pazienti risultati positivi, sta causando il grave rischio di commistione tra pazienti ed è necessario quindi che vengano attivati immediatamente rigidi percorsi separati, come più volte proposto e sollecitato dagli stessi operatori, in quanto le condizioni attuali non sono più sostenibili. Noi continueremo a pressare e, comunque, a fornire concrete proposte per affrontare al meglio questa fase così delicata» concludono la consigliera Lupini e il sindaco Santarelli.

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