«Nel 2019 i costi del servizio rifiuti di Osimo erano di 5 milioni e 900 mila circa di euro, per il 2020 è di 7 milioni e 200 mila euro. Un milione e 300 mila euro in più. Un’enormità. Per norma agli osimani possono essere applicati aumenti annuali massimo del 5% e quindi per l’anno 2020 il costo a loro carico non potrà essere superiore a 6 milioni e 400 mila euro, mentre i restanti 900 mila euro saranno a carico degli osimani nel 2021 e anni a seguire aggiungendosi così agli altri aumenti di costo previsti per gli anni futuri. Un peso straordinario e insopportabile per gli osimani». A puntualizzare le parole del sindaco Pugnaloni sono i consiglieri comunali delle Liste civiche di Osimo. «Una questione che doveva essere affrontata alla luce del sole e per tempo, essendo stata sollevata mesi fa dalle Liste civiche e che ha creato e creerà un impatto devastante per la comunità e per il Comune. – prosegue il comunicato dei movimenti civici – Il Comune ieri ha affermato che ha coperto l’aumento della Tassa Rifiuti 2020 mettendo a copertura circa 300 mila euro. Bene, ma ad oggi ciò non risulta specificamente agli atti di bilancio come è documentalmente evidente. Se il Comune per mettere la pezza ricorre al fondo funzioni fondamentali ciò non è corretto né dal punto visto di contabile né da quello della normativa sulla Tassa Rifiuti. E, poi, di tutto l’aumento (900 mila euro solo per il 2020) previsto per gli anni successivi chi la paga? Gli osimani direttamente? Gli osimani quale cittadini del Comune impegnato ad affrontare la questione? L’Astea s.p.a.? Le Liste civiche chiedono che si faccia chiarezza e si discuta del problema che è di primaria importanza per il futuro della città e soprattutto per gli osimani. Non sarebbe meglio rivedere tutta la gestione dei rifiuti?»
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